The Best of 2017: Paperopoli, la recensione
The Best of 2017: Paperopoli raccoglie una selezione delle migliori storie dei Paperi pubblicate l'anno scorso
Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.
Da questa selezione sono esclusi tutte i racconti autoconclusivi e le miniserie che sono già stati o saranno presto riproposti in un'edizione da collezione, quindi reperibili in altri formati anche dal lettore casuale.
In Paperinik e il genio immemore (Salati/D'Ippolito) e Pico e l'incidente della bernoccologia (Fontana/Franzò) vediamo due scienziati, Archimede e Pico de Paperis, perdere la memoria e assumere comportamenti distanti dalla loro personalità, mentre i loro amici tentano di farli rinsavire.
Nonostante queste similitudini, tutti gli episodi sono molto piacevoli da leggere, ma è nella seconda parte del volume che troviamo le storie più sorprendenti. Possiamo rilevare analogie anche tra Paperino Paperotto e l'operazione cocomero (Stabile/Gula) e Quo & Archimede in ballo col bullo (Radice/Turconi), ma entrambe affrontano in modo emozionante e per nulla retorico il tema del bullismo; l'approccio è poi decisamente differente e il risultato è così piacevole che sarebbe stato assurdo escludere una delle due, in grado di trasmettere un messaggio importante ai giovani lettori e allo stesso tempo di colpire anche il pubblico adulto.
Se negli altri episodi è messo in secondo piano, troviamo invece il ricco miliardario in difficoltà in Zio Paperone apprendista autista (Sarda/Leoni) e Zio Paperone e Amelia insegnanti per forza (McGreal/Cavazzano). La sua performance migliore è però nella surreale e a tratti demenziale Zio Paperone in... un cosplayer di troppo (Faraci/Cavazzano), storia ambientata a Lucca Comics dove il metafumetto e gli ammiccamenti agli appassionati di Nona Arte sono alla base della vicenda.
A proposito di citazioni nerd, impossibile non citare il simpatico inserimento dei pirati di One Piece in una vignetta di Paperino, Paperoga e l'impresa delle tre spezie (Macchetto/Pochet), in grado di strappare un sorriso all'interno di una storia in costume.
Chiude il volume Il principe Duckleto (Salati/De Lorenzi), ispirata al celebre dramma di Shakespeare; non siamo al cospetto di una riscrittura letteraria con toni maturi come se ne sono viste negli ultimi anni su Topolino, ma una parodia "vecchio stile" che riesce a reinventare in modo leggero una trama decisamente poco adatta al canone disneyano.