The Best of 2016: Topolinia, la recensione

The Best of 2016: Topolinia propone una selezione delle migliori storie del 2015 con protagonisti gli abitanti della città di Topolino

Carlo Alberto Montori nasce a Bologna all'età di 0 anni. Da allora si nutre di storie: lettore, spettatore, ascoltatore, attore, regista, scrittore.


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A sei mesi di distanza dal corrispettivo dedicato a Paperopoli, esce in edicola il volume The best of 2016: Topolinia, una selezione delle migliori storie con protagonista il cast della città di Topolino pubblicate lo scorso anno sull'omonimo settimanale Disney di Panini Comics.

Possiamo considerare Casty il protagonista dell'albo, visto che la coppia di storie da lui firmate occupano circa un terzo delle pagine dell'albo. Topolino e l'Impero Sottozero è una delle avventure epiche dell'autore in cui si può riconoscere facilmente la volontà di seguire le orme di Gottfredson; Topolino e Atomino vengono coinvolti in un intrigo che li porterà a visitare una terra glaciale, tra pericolosi macchinari e creature millenarie. Un'avventura in tre puntate - purtroppo è assente il prologo di 5 pagine - che conferma l'abilità di Casty nel realizzare storie di ampio respiro con uno stile a metà tra la narrazione classica e un approccio più moderno.

La sua Topolino e il Rampiro di Transvitania è invece una storia più surreale, basata su un sagace gioco di parole; Topolino deve viaggiare all'interno del computer per visitare un mondo dall'aspetto antico, ma basato sulla tecnologia, per ritrovare gli scomparsi Pippo e Bruto. La vena più creativa di Casty ha modo di sbizzarrirsi, supportata dai disegni di Enrico Faccini, perfettamente a suo agio con gli elementi e le situazioni bizzarre di questo episodio.

C'è spazio anche per i buoni sentimenti, affrontati in modo divertente e per nulla retorico, nelle storie Topolino e Minni in: ScoppiatiPippo e l'asso dei cieli che riescono infatti a rappresentare in modo originale due situazioni emotive non banali, rispettivamente: il litigio all'interno di una coppia consolidata e il desiderio di approvazione da parte di un parente. Una dimostrazione di come i personaggi della banda Disney si possano prestare a storie con più livelli di lettura, in grado di suscitare anche qualche riflessione più profonda nei lettori meno giovani.

A differenza del volume dedicato ai paperi, qui troviamo anche alcune storie tratte dalle miniserie che periodicamente si riaffacciano sul settimanale. La presenza di Pippo Reporter: Estate a Green Pond potrebbe sembrare ridondante per chi aspetta l'imminente riproposta all'interno della Definitive Collection, ma non si può ignorare quello che è senza dubbio il miglior episodio della serie di Teresa Radice e Stefano Turconi, un viaggio tra la poesia e la nostalgia che difficilmente non emozionerà il lettore.

Più apprezzabili per il contesto originale che per la trama sono invece Topolinia 20802: Cattive acque e Zia Nena dalle stelle alle stalle: la prima ha una vicenda senza troppi guizzi che si fa ricordare soprattutto per il tormentone del lavavetri, mentre la seconda soffre una struttura bizzarra che risolve la trama con un deus ex machina decisamente forzato.

Topolino, Gambadilegno e il Ravvedimento Rock vede il celebre criminale aprire un locale insieme al suo compare Plottigat, ospitando ogni sera abili musicisti; dietro questa attività pare però nascondersi un’attività illecita e l’intuitivo protagonista fatica a dare fiducia al suo acerrimo rivale. Una storia con simpatiche citazioni musicali e un intreccio intrigante - dal quale può scaturire un'interessante riflessione sui pregiudizi - ma non del tutto convincente visto che i soggetti coinvolti sono criminali destinati a occupare un ruolo predefinito all’interno dell’Universo Disney.

Gli appassionati di fumetti a tutto tondo apprezzeranno in particolar modo Dylan Top in: L'alba dei Topi Invadenti, la riscrittura della prima avventura dell'Indagatore dell'Incubo per mano di Tito Faraci, Roberto Recchioni e Paolo Mottura, tre autori che hanno avuto a che fare anche con il personaggio originale bonelliano. Il meccanismo con cui il soggetto horror di partenza è stato adattato ai canoni disneyani è ingegnoso e divertente, reso ancor più suggestivo dalla regia dinamica delle inquadrature.

Un'antologia che conferma l'ottima iniziativa di proporre in questi due "Annual" il meglio della produzione disneyana, una lettura quasi obbligatoria per chiunque non segua Topolino settimanalmente.

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