The Afterparty 2×10 “Vivian e Zoe”, la recensione

The Afterparty chiude la seconda stagione con un episodio perfettamente bilanciato, come tutto dovrebbe essere

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La recensione del decimo episodio della seconda stagione di The Afterparty, intitolato Vivian e Zoe, disponibile su Apple TV+

Negli ultimi due mesi abbiamo vissuto con la certezza che The Afterparty sarebbe uscito ogni mercoledì, regalandoci la nostre dose settimanale di investigazione e humor. Per coloro che ancora non conoscessero questa serie disponibile su Apple TV+, sappiate che si tratta di un giallo a tinte comiche ideato da Christopher Miller, autore tra le altre cose di Spider-Man: Into the Spider-Verse. Ognuna delle precedenti puntate è contraddistinta da uno stile narrativo ben preciso, a partire dalla commedia romantica sino ad arrivare al dramma psicologico di alcune pellicole degli anni Cinquanta. Il risultato: una serie imperdibile che, oggi, termina la propria corsa con il finale della seconda stagione.

Abbiamo ribadito più volte di come non si possa valutare uno show come questo sino al gran finale, durante il quale viene smascherato l’assassino e tutto ciò che ci è stato mostrato ottiene un senso compiuto, mettendo ordine all’interno di una situazione altrimenti caotica. Questa mattina abbiamo quindi acceso il nostro televisore con l’impazienza tipica di ogni mercoledì, ma provando anche un brivido di paura. La paura di star per assistere a un calo di stile. A un risultato insoddisfacente. A una conclusione deludente, con conseguente rivalutazione dell’intero show. Sarà andata così?

Se anche voi siete curiosi di sapere se The Afterparty ha mantenuto le proprie caratteristiche anche in questo finale di stagione, siete nel posto giusto. Ovviamente, per rispetto nei vostri confronti, non riveleremo l’assassino e, come sempre, eviteremo qualsiasi tipo di spoiler. Agire diversamente, vorrebbe dire vanificare il lavoro svolto dal magnifico team di sceneggiatori nel corso di questa (magnifica) serie.

FINALE DI STAGIONE

È arrivato il momento di scoprire la verità sulla morte di Edgar. Ognuno dei sospettati del matrimonio ha potuto raccontare la propria versione dei fatti e ormai la polizia è giunta sul luogo del delitto. Aniq e la ex detective Danner hanno quindi pochi minuti per raccogliere le informazioni ottenute e tentare di risolvere il caso. Pena: l’incarcerazione di Grace, novella moglie dello sposo e principale indiziata.

Alla fine è successo: gli sceneggiatori hanno concluso in grande stile lo show. Christopher Miller e Anthony King, autori degli episodi focalizzati sui protagonisti della serie, hanno dato vita a una puntata dal minutaggio invariato rispetto a quanto visto sinora, ma capace di fornire tutte le risposte sull’omicidio di Edgar. Il movente dell’omicida ci è parso estremamente sensato e, come spesso accade in The Afterparty, tutto ciò che abbiamo visto ottiene un interessante ribaltamento, allineandosi alla nuova versione dei fatti. Miller e King sanno benissimo dove andare a parare e sfruttano ogni singolo minuto dello show per portare avanti il racconto e le psicologie dei personaggi. Un lavoro di fino, che dimostra per l’ennesima volta la bravura degli autori e quanto questa serie sia tanto bilanciata, quanto appassionante. Se stavate aspettando questo episodio per capire se valesse la pena recuperare lo show, allora potete andare sul sicuro: The Afterparty rimane una vera e propria garanzia di qualità.

IL TEMPO PRESENTE

A differenza delle scorse puntate, questo episodio della serie voluta da Christopher Miller si focalizza principalmente sul presente, concludendo quindi l’indagine di Aniq e Danner. Tamra Davis, già regista dell’episodio dedicato alla ex detective, riesce però a inserire anche in questo caso un paio di chicche stilistiche. Per pochi minuti, infatti, lo show si trasforma in un folle horror e in una soap opera degli anni Ottanta. Due momenti che ci hanno sinceramente divertito (in particolar modo il secondo) e che contribuiscono a mantenere l’idea alla base del progetto. In ogni caso, ci è parso giusto il focus posto sul delitto. Una scelta che ha permesso di chiudere tutti gli elementi lasciati aperti dagli scorsi episodi.

Valido come sempre l’intero cast, che tramite dialoghi curati nei minimi dettagli sono riusciti a diventare iconici e a rimanere così impressi nel cuore degli spettatori. Non vediamo l’ora di scoprire se lo show di Miller avrà una terza stagione. Al momento non ci sono le basi per una nuova storia, ma vista l’abilità del team messo in piedi dal regista americano siamo certi di poterci aspettare di tutto.

In definitiva, quindi, The Afterparty rimane una delle opere più interessanti viste negli scorsi mesi. Un tripudio di idee, carisma, stile e follia. Amate Agatha Christie e state cercando un giallo spensierato da vedere la sera dopo il lavoro? The Afterparty è quello che fa per voi. Siete amanti del cinema e cercate qualcosa di più complesso e con più livelli di lettura? Nessun problema: The Afterparty fa anche per voi. Una serie che vale da sola il prezzo del biglietto d’accesso ad Apple TV+, ormai fucina di vere e proprie gemme della televisione moderna. Una piccola zona protetta, dove i “pochi” contenuti sono però sorretti da qualità, in pieno contrasto con la logica dietro le operazioni commerciali di altre piattaforme.

E voi che cosa ne pensate? Scriveteci la vostra opinione nei commenti qui sotto o, se preferite, venite a trovarci nella chat del canale Twitch di BadTasteItalia.

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