The Afterparty 2×06 “Danner e la sua fiamma”, la recensione

Vista la presenza di tante opere mediocri decantate come capolavori sui social, è incredibile che vere perle come The Afterparty non ottengano il giusto spazio che meritano. La serie disponibile su Apple TV+ creata da Christopher Miller è senza dubbio una delle produzioni più interessanti degli ultimi mesi. Un sapiente mix di umorismo, stile e investigazione. Per chi ancora non lo sapesse, stiamo parlando di uno show dove diversi generi narrativi si fondono con il genere dei gialli “whodunnit”, dove il vero assassino viene rivelato solo alla fine.

La seconda stagione si è aperta con una commedia degli equivoci, per poi proseguire con una storia romantica, un noir, un’opera indipendente in stile Wes Anderson e un heist movie. Una sequenza di mood sempre differenti, ma che hanno la straordinaria caratteristica comune di raccontare un’unica storia. Una storia che appassiona, intrattiene e stupisce. Una storia che ruota attorno a un matrimonio, dove il marito viene trovato morto dopo la prima notte di nozze.

Come ogni mercoledì, abbiamo visto la puntata di prima mattina, incuriositi dall’evolversi degli eventi. A differenza del genere a cui appartiene questa serie, vi anticipiamo il finale sin da subito: gli autori sono riusciti a conquistarci ancora una volta. Scoprite insieme a noi come ci sono riusciti.

UNA PAUSA DI RIFLESSIONE

La trama di questo sesto episodio ruota attorno al personaggio della detective Danner. Convinta che Aniq sia troppo coinvolto emotivamente nel caso per esprimere giudizi oggettivi, la carismatica ex-poliziotta decide di raccontargli cosa l’ha spinta a diventare una scrittrice, lasciando il suo precedente lavoro. Ha quindi inizio il racconto sul suo ultimo caso. Un caso che l’ha spinta a giocare con il fuoco e che, in un modo o nell’altro, l’ha lasciata bruciata.

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“Danner e la sua fiamma” è una storia ricca di tensione psicologica e sessuale. Ovviamente rimanendo all’interno dell’atmosfera tipica di The Afterparty, dove ogni dialogo risulta brillante e dove una risata riesce sempre a insinuarsi tra le labbra dello spettatore. La sapiente scrittura di Anthony King, autore americano celebre in ambito teatrale, viene qui assistita direttamente dal creatore della serie, Christopher Miller. Un duo che, anche nella prima stagione, aveva unito le forze proprio nell’episodio dedicato alla detective, interpretata dalla stupenda Tiffany Haddish. Gli sceneggiatori sono inoltre riusciti a contestualizzare questo flashback con la morte di Edgar, portando avanti nel frattempo anche la storyline nel presente. Un risultato raggiunto in circa 34 minuti e che dimostra quanto gli autori siano in grado di sfruttare ogni singolo secondo dello show.

MAI GIOCARE CON IL FUOCO

Se la sceneggiatura riesce nell’intento di rimanere così tanto in mente allo spettatore è anche merito della solida regia di Tamra Devis. La cineasta americana ha saputo dar vita a un’opera hard boiled, dove intrighi e sesso si fondono per dare vita a una storia ricca di tensione. Si tratta di una tipologia facilmente riconducibile al cinema degli anni Novanta e che, a sua volta, prende ispirazione dai romanzi di Dashiell Hammett, scritti alla fine degli anni Venti. L’ennesima chicca all’interno di uno show che, settimana dopo settimana, continua a sorprenderci. Un plauso particolare alle "scene di sesso", che ci hanno strappato diverse risate grazie alla loro follia.

The Afterparty diverte, stupisce e intrattiene sempre di più, facendoci innamorare di ogni singolo personaggio che compare in scena. Non importa se si tratti del protagonista dell’episodio di turno o della comparsa con tre linee di dialogo. Gli autori riescono sempre a lasciare il segno. A questo punto non possiamo far altro che ribadire ciò che andiamo dicendo da ormai più di un mese: recuperate The Afterparty. Fatelo a costo di abbonarvi ad Apple TV+ anche “solo” per questa serie. Vedrete che, una volta cominciata, ci ringrazierete. Vi aspettiamo quindi nei commenti e sul nostro canale Twitch per discutere tutti insieme di quella che è, senza dubbio, una delle chicche di questa calda estate.