The Affair 3x09 "309": la recensione

La recensione del nono episodio della terza stagione di The Affair, la serie di Showtime che si avvia alla conclusione dell'annata

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Spoiler Alert
Molto di questo episodio – in realtà molto di The Affair – risiede in una delle prime inquadrature della nona puntata della stagione. Il cactus a terra, non raccolto, lasciato lì a metà strada tra il dimenticatoio e il promemoria costante, qualcosa con cui non si vuole avere a che fare, con cui non ci si vuole sporcare le mani, ma che rimane sempre lì come monito costante di ciò che è accaduto. Qualcosa che non permette di andare avanti, il legame irrisolto con il passato. Ed Helen, a cui è dedicato il primo segmento della puntata, ne ha di scheletri nell'armadio che non la fanno dormire. Questo penultimo episodio della terza stagione di The Affair la porterà finalmente a venire a patti con questi.

Il fatto avviene nel momento più improbabile e forse anche meno indicato. Ma è così che vanno le cose. Si rimanda all'inverosimile qualcosa e nel momento di buttarla fuori il contesto non è più così importante. Non ne usciranno benissimo i figli e i genitori di Helen, che si vedono confessare di fatto l'omicidio colposo di Helen, poi ricaduto sulle spalle di Noah. Ci sono stati tanti momenti nelle scorse puntate in cui la confessione ha fatto capolino, le parole si sono quasi formate in bocca, ma poi, al momento di pronunciarle, qualcosa è tornato indietro. Ora molto, se non tutto, è compiuto. Ed era un passo necessario per un The Affair che tanto poggia sul passato e che deve trovare, puntata dopo puntata, un senso per resistere.

Alla fine verrà messo a conoscenza del fatto anche Vik, e in realtà, sebbene la confessione sia senza dubbio un passo importante per ristabilire la fiducia tra di loro, la sensazione è che ci sia ancora la presenza ingombrante di Noah nella vita di Helen. Noah che di fatto è uno dei pochi personaggi con cui Helen non interagisce nel corso del segmento. Addirittura vediamo dal suo punto di vista il confronto con Alison e scopriamo che quest'ultima aveva in effetti confessato all'altra la sua parte di colpa, piccolo ma significativo particolare che era sfuggito nella sua versione. In effetti, come dirà qualcuno nel secondo segmento, della memoria non ci si può fidare.

Anche se è difficile liquidare ciò che succede a Noah come una semplice dimenticanza o uno scherzo dei ricordi. Ovviamente qui c'è qualcosa in più. Il segmento lavora molto su questo, chiarendo alcuni punti e facendoci dubitare di molti momenti del passato. Vediamo in particolare Gunther per la prima volta in un contesto privato e, più o meno, oggettivo, e l'impressione che ne ricaviamo è quella di una persona completamente diversa dai ricordi di Noah. Quindi la guardia era reale, ma possiamo immaginare che Noah abbia proiettato su di questa degli atteggiamenti terribili come ulteriore punizione per se stesso?

Un esempio pratico di questo sarebbe la coltellata da cui la stagione è partita. Un colpo inferto contro se stesso, proiettato su un nemico che forse c'era o forse non c'è mai stato. Difficile capire. In ogni caso la prossima settimana andrà in onda il season finale, e potremo tirare le somme di questa strana annata di The Affair.

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