The Affair 3x07 "307": la recensione
La recensione del settimo episodio della terza stagione di The Affair
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Li avevamo lasciati così, a fissarsi sullo sfondo di un annegamento più o meno simbolico. A salvarsi a vicenda, come solo due persone che ne hanno passate così tante, che si sono odiate, protette, perdonate a vicenda possono fare. Ora che Noah e Helen sono riuniti e vicini, tutti i fantasmi del passato che li abbiamo visti affrontare o subire nelle scorse puntate tornano a galla prepotentemente, e filtrano nel rapporto tra i due. Per quanto riguarda Helen, alla quale è dedicata la prima parte della puntata, si tratta di fare i conti, ancora una volta, con i sensi di colpa per quanto accaduto.
D'altra parte Noah si conferma il protagonista tra i protagonisti della terza stagione di The Affair. A lui viene dedicato il maggior minutaggio, suoi sono i traumi maggiori, sua è la sofferenza maggiore e, come spesso è accaduto in passato, è difficile non andare oltre i difetti del personaggio di fronte a tutto ciò che gli capita. Le scene in carcere con Gunther hanno sempre un lato disturbante e una violenza psicologica che è rimasta intatta pur nelle ripetute variazioni sulle stesse dinamiche. Noah non si è mai ripreso, né fisicamente né mentalmente, da quello che è successo, e la mancanza di un equilibrio nella sua vita ha fatto il resto.