The Affair 3x03 "303": la recensione
La nostra recensione del terzo episodio della stagione di The Affair
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Dunque, passo indietro. In realtà credevamo fino alla scorsa settimana che The Affair avrebbe potuto abdicare alla sua rodata formula dei punti di vista, con una stagione più focalizzata sul presente. Veniamo smentiti nel momento in cui vediamo apparire sullo schermo il poco familiare nome di Juliette. La professoressa francese e il suo background sono al centro di una mezz'ora di storia che ci racconta in breve uno spaccato di vita di una donna tutt'altro che sicura di sé come vorrebbe apparire. La cena con gli studenti – uno più insopportabile dell'altro, tanto per rimanere in tema antipatia – diventa occasione per entrare davvero nella casa e nella vita di questa donna.
Ed è qui che il finale del primo episodio si ricollega con il secondo segmento della storia, ancora una volta dedicato a Noah. La confusione durante il suo ricovero e l'apprensione quasi asfissiante di Helen sono un biglietto da visita che ci riporta anni indietro, alla prigionia di Noah che si scopre ad avere a che fare con una guardia di nome John. C'è un po' di Misery in questo rapporto malato e disturbante, e bisogna dire che Brendan Fraser, non il più poliedrico degli attori, fa un buon lavoro per costruire quest'inquietante personaggio. Personaggio che in qualche modo, non sappiamo se reale o no, ha delle ripercussioni nel presente di Noah.