The Affair 2x05 "205": la recensione

Un indizio nel finale della puntata di The Affair potrebbe farci rivalutare questa prima parte di stagione

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Spoiler Alert
Difficile non voler bene a Alison e non essere dalla sua parte. Un po' perché a differenza di Noah lei è la vera parte vulnerabile nel rapporto, un po' perché nella sua vita ne ha passate di tutti i tipi, un po' perché Ruth Wilson è grandiosa nel ruolo. Certo che stavolta, nonostante tutto, non la si può sostenere nelle sue scelte e azioni. Anche per il suo bene, perché in conclusione finisce per cedere allo stereotipo che gli altri le hanno cucito addosso e che lei, giustamente, si sente addosso, ma che dovrebbe condannare invece di assecondare. In tutto questo The Affair continua a procedere scollegato dalla trama principale (a proposito, ma qual è la trama principale?) e a ruotare intorno a un equilibrio che non centra mai. Eppure, qualcosa proprio nel finale di episodio potrebbe spingerci a rivalutare tutto.

Dicevamo, Alison. Nella prima parte dell'episodio, quella che segue il suo punto di vista, finisce per essere liquidata senza troppi complimenti da Robert e Yvonne. Più di quest'ultima in effetti. Non si capisce del tutto il motivo, e considerando che stiamo pur sempre parlando del punto di vista di Alison, non potremmo comunque prenderlo per buono. In ogni caso, tra Alison che non è il massimo come assistente e Yvonne che la usa come cameriera o in modalità "Il diavolo veste Prada", probabilmente le motivazioni sono da ricercare nella vicinanza con Robert. C'è una scena con un'erezione che non è nemmeno il punto più imbarazzante dell'episodio, e c'è probabilmente l'idea da parte di Yvonne che allontanare la possibile minaccia sia più utile che affrontare il marito (non se ne parla, ma chissà quante ne hanno alle spalle quei due).

Quindi Alison che si sente rifiutata, giudicata e condannata e che, nel momento in cui si fionda alla villa di Yvonne – senza trovare nessuno in casa – scopre il romanzo di Noah. Dandogli una veloce lettura, trova praticamente un dramma erotico – alla faccia del grande romanziere – e la conferma ai suoi timori: anche Noah la vede così. Ulteriore scossa, casomai ce ne fosse bisogno, gliela dà Helen nel momento in cui lei si presenta a casa sua per cercare Noah.

Quindi, ma questo lo scopriremo solo nell'altro POV, va a trovare Cole, si stende sul suo letto, gli confida i suoi pensieri. Per tutta risposta, a un suo invito a restare con lei, l'ex marito la prende in parola e di fatto approfitta della sua debolezza per avere un rapporto con lei. Che non vuol dire niente, come intuiamo dal sorriso soddisfatto poco dopo, mentre stringe tra le mani il numero di cellulare di un'altra donna. È solo la conferma, silenziosa, ai timori di Alison che, con tutto il rispetto e le attenuanti del caso, un po' se l'è cercata la fama che ha.

Cole intanto chiude in modi tragicomici la sua tresca con una donna sposata, e inizia quel rapporto – ancora conflittuale – con Louisa, la donna che aveva conosciuto qualche episodio fa e che già da subito si capiva sarebbe stata importante. E qui verso la fine si imbastisce un conflitto, che a qualcosa probabilmente servirà, con Scott, che con la donna ha una pseudorelazione al momento. Nel dialogo finale della puntata l'avvocato di Noah e il detective che lo accusa discutono, e dal primo viene fuori, pur se per altre motivazioni, l'idea che potrebbe essere stato proprio Cole a organizzare tutto. Cole che medita vendetta e chiude i conti in un colpo solo con due persone per lui scomode. Vedremo.

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