The 100 3x11, "Nevermore": la recensione

Ecco la nostra recensione dell'undicesimo episodio della terza stagione di The 100, intitolato "Nevermore"

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Spoiler Alert
Puntata folle, rischiosa e al cardiopalma. The 100 sta dimostrando episodio dopo episodio di avere il coraggio di raccontare anche i sentimenti più ostici, scomodi e complessi. Mancano le ambientazioni suggestive, tant'è che anche in questo episodio gli ambienti principali sono pochissimi. La fotografia è praticamente assente visto che la maggior parte dell'illuminazione sembra non essere artificiale. Ma l'espediente, sicuramente dovuto anche al budget ridotto, funziona, visti i contrasti drammatici sui volti dei protagonisti che permettono di evidenziare maggiormente la rabbia, il rancore, e la frustrazione, che in "Nevermore" è ancora più amplificata attraverso la sorprendente interpretazione di Lindsey Morgan, attrice da tenere sott'occhio che veste i panni di Raven, personaggio chiave degli ultimi episodi.

Jasper dopo aver recuperato Clarke si dirige verso la caverna dagli altri sopravvissuti ma nonostante il salvataggio mette in chiaro velocemente di non aver perdonato Clarke. Anche Octavia parla forte e chiaro ai sentimenti di suo fratello attraverso discorsi riguardanti le conseguenze che dovrà affrontare a causa delle scelte fatte al fianco di Pike. A questo punto la ragazza decide di andare verso Arkadia nonostante le intemperie che la attendono. Octavia non riuscirà ad allontanarsi perché proprio in quel momento arrivano Jasper, Clarke e una Raven posseduta.

Dopo il ricongiungimento dei ragazzi Jasper spiega cosa è realmente successo a Raven e cosa sta facendo Jaha con i chip. A quel punto, e come al solito aggiungeremmo, Clarke ha la soluzione ovvero sa dove è possibile trovare il bracciale. Quest'ultima porta tutti da Niylah e attraverso il vittimismo e la manipolazione giustificata di Clarke, ma anche attraverso l'uso delle armi come minaccia da parte di Bellamy, riescono a lasciarsi ospitare. Da qui si susseguono momenti frenetici e particolarmente ansiogeni. È martellante, fastidioso e incisivo il "lasciatemi andare" urlato da Raven, che oramai è quasi come se fosse completamente assente: Alie ha il pieno controllo. Nasce a questo punto un gioco pericoloso che metterà a dura prova la pazienza di tutti, visto che attraverso la conoscenza, ossia memoria di Raven, Alie riuscirà a colpire intelligentemente i punti deboli di ognuno. Raven si contorce, si rompe un braccio, strappa via la carne attraverso dei mozzichi e non soffre, visto che nella città della luce il dolore non esiste.

A questo punto è necessario tenere a mente che l'utilizzo del braccialetto serve per creare un impulso magnetico che possa distruggere tutti i collegamenti creati da Alie. Ma serve un propulsore che si trova solo ad Arkadia e sulla navicella, luogo nel quale si dirigeranno Monty e Octavia. Ma con astuzia Raven (Alie) infastidirà ferocemente Clarke fino a farle rivelare un importantissimo indizio, il tutto semplicemente attraverso la frase: "ti friggeremo". Semplicemente geniale, funzionale e non banale. A quel punto una volta preso l'oggetto Monty dovrà vedersela con sua madre, la quale chiaramente dimostra di non ricordare nulla e di essere sotto il controllo altrui. Monty se ne rende subito conto e a quel punto la madre, certamente inviata grazie alle informazioni ottenute da Alie, lo attacca. A quel punto Octavia corre in suo soccorso ma per evitare di farle del male viene messa a tappeto e messa alle strette da una lama alla gola. Monty implora la madre di lasciarla andare ma priva di razionalità continuerà a premere contro la gola di OctaviaMonty è costretto a sparare più e più volte e a lasciare andare quei pochi ricordi e legami rimasti della sua vecchia vita. Un'altra, ennesima, riprova di coraggio. Il modo in cui gli autori scavano all'interno della sofferenza dei personaggi è strabiliante. Basti pensare all'interessante percorso di Jasper, che pian piano sta ritornando al suo regime naturale; il processo è avvenuto infatti lentamente e la complessità con cui le cose brutte della vita lo pervadono fanno fatica a lasciarlo stare, e questo è più che evidente.

Gli ultimi minuti sono a ritmo serrato. Dal momento in cui Monty e Octavia fanno ritorno nella caverna di Niyhla vi sono numerosi colpi di scena. Una volta disconnessa da Alie, Raven non riesce a svegliarsi più, a quel punto Clarke ha la brillante idea di toglierle da dietro la nuca i pezzi restanti del chip. Raven si sveglia e comprende insieme a Clarke che loro hanno l'arma, grazie al secondo chip che apparteneva a Lexa, per distruggere Alie una volta per tutte. Sarà a quel punto che anche Monty capirà che avrebbe potuto salvare sua madre. Punto decisivo che chiude perfettamente un episodio semplicemente imprevedibile e sorprendente.

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