The 100 3x03, "Ye Who Enter Here": la recensione

Ecco la nostra recensione del terzo episodio della terza stagione di The 100, intitolato "Ye Who Enter Here"

Condividi
Spoiler Alert
Siamo solo al terzo episodio di The 100 e a parte la season première leggermente più introduttiva siamo di fronte a un altro episodio ricco di colpi di scena, ansiogeno ma soprattutto molto promettente per il futuro di questa stagione. Le cose da raccontare erano tantissime così come gli intrecci narrativi da dover far combaciare e intrecciare. Infatti non vediamo Murphy, Jaha e la questione della città della luce, e per fortuna diremmo, visto che al momento sembra essere l'unica cosa che non torna.

Lexa e Clarke ad inizio episodio ancora non si capiscono. Quest'ultima imperterrita dimostra di non trovarsi d'accordo con Lexa, definendola una traditrice per aver abbandonato il suo popolo. A priori di questo si percepisce però ancora una sorta di sintonia tra le due ragazze: è solo il rancore e l'orgoglio a tenerle distanti. Lo si evince anche dall'azione incompiuta da parte di Clarke nel momento in cui le viene data la possibilità di ucciderla, grazie all'aiuto del principe del ghiaccio. Una volta messe alle strette dal suo mancato coraggio, Clarke non può fare altro che ascoltare le parole di Lexa e della sua richiesta di aiuto.

Nel frattempo Marcus e Abby si dirigono verso la Capitale per incontrare finalmente Clarke e fare un accordo con Lexa. Dall'altra parte Bellamy, Octavia, Raven e gli altri giungono al monte Weather dove alcuni del popolo del cielo sembrano essersi già ambientati alle nuove comodità. Non sembra essere molto d'accordo Octavia riguardo la nuova situazione venutasi a creare, la ragazza spiega infatti a suo fratello l'odio nei confronti del luogo, esprimendo a lui anche la volontà di volersi allontanare definitivamente una volta tolta la taglia sulla testa di Lincoln. Ma a quanto pare Octavia dovrà attendere tempi migliori per allontanarsi.

Il momento in cui tutto cambia è quando arriva Echo, una terrestre che in passato aveva aiutato Bellamy a fuggire, la quale avverte i ragazzi informandoli che in realtà l'incontro con Lexa non è altro che un inganno. A questo proposito Bellamy, visti anche i precedenti, decide di credere alle parole della donna, lasciando Gina (la sua nuova ragazza), Raven e Sinclair alla base del monte Weather con la speranza riuscire in tempo a schierare una difesa una volta scoppiata la guerra. Bellamy, Octavia e qualche membro da poco ricomparso del popolo del cielo la seguono fidandosi di lei. Alternate a queste immagini vediamo un terrestre in penombra prepare qualcosa ed eseguire forse un rito. Già qui si percepisce odore di bruciato.

Successivamente vediamo Marcus e Abby arrivare nella capitale, un luogo dove sembra esserci un primo cenno di civiltà. Qui assistiamo ad un dialogo molto intelligente tra i due, i quali sembrano aver definitivamente abbassato le armi ma soprattutto messo da parte l'orgoglio. Abby, in primis, dà i primi segni di remissione come leader dell'arca e nota in Marcus una corretta propensione alla buona gestione del popolo, notando che quello che ha sempre voluto lui non è altro che questo.

tumblr_o23zwky4EU1sjty4jo1_1280

Una volta raggiunta Clarke, Abby e Marcus ascoltano quello che all'apparenza potrebbe sembrare un discorso assurdo: Lexa ha convinto Clarke ad unirsi per un'unica causa, ossia quella di contrastare la regina Nia e il suo popolo, diventando così il tredicesimo clan.

I nodi vengono al pettine nel finale attraverso un montaggio alternato studiato ad hoc per portare metaforicamente parlando lo spettatore sempre più vicino allo schermo incuriosito dalle vicende. Raven e la sua frustrazione per il problema alla gamba si intreccia perfettamente con le scene che vedono il gruppo capitanato da Bellamy, il quale è sempre più vicino alla capitale e con il sicario che scopriamo essere in realtà all'interno del Monte Weather. Successivamente gli eventi vengono narrati con il sottofondo di una canzone eseguita da una terrestre, durante il rito di unione del tredicesimo clan. Il sicario terrestre innesca una bomba attraverso un codice che ha scritto sul braccio nella sala controllo di Monte Weather, ma per poterlo fare deve prima uccide Gina, questa prima di esalare l'ultimo respiro trova il tempo di avvertire Raven e Sinclair. C'è quel momento in cui la si vede morire e si sente l'urlo di gioia dei fan della coppia che dicono al mondo:" un ostacolo in meno per i due".

A questo punto inizia una corso contro il tempo che porta Raven e Sinclair fuori da Monte Weather, giusto poco prima che tutto possa scoppiare per aria. A quel punto dopo uno scontro con il sicario che viene messo a tappeto a distanza da Raven, quest'ultima chiama Bellamy e lo avverte della situazione generale. É a quel punto che capiscono di essere stati presi in giro sin dall'inizio. Questa intera scena è ben costruita sotto numerosi punti di vista: la colonna sonora, il pathos che cresce inquadratura dopo inquadratura e nel momento in cui si ha la conferma di aver sospettato correttamente fin dall'inizio ci si sente quasi realizzati.

Nel finale vediamo ben tre confronti essenziali, il primo quello di Bellamy e Clarke, che pur essendo ogni volta molto atteso è stato molto freddo, nel pieno stile di Clarke quando non può rivelare i suoi piani che e per mettere al sicuro gli altri dimostra la sua più eterna freddezza. Questo di certo non è giusto per Bellamy che è sempre stato disposto a sacrificare la sua stessa vita pur di salvare quella di Clarke. Il secondo confronto avviene tra Clarke e Lexa, quest'ultima si inchina al cospetto di Wanheda e promette di difendere il suo popolo come fosse il suo stesso. Forse sono arrivate definitivamente ad un accordo di pace e serenità?

Infine vediamo finalmente Echo arrivare dalla Regina del Ghiaccio, la quale sembra essere finalmente pronta a fare di tutto pur di recuperare suo figlio e uccidere Lexa. La guerra è alle porte, e noi non vediamo l'ora di vederle spalancate.

Continua a leggere su BadTaste