TFF 32 - The Kings Surrender, la recensione
Il terzo film in Concorso del Torino Film Festival è The Kings Surrender, un poliziesco tedesco bello tosto dalle parti di Friedkin e Olivier Marchal
Piace ritrovare lo stesso assunto nel terzo film in Concorso del Torino Film Festival 2014 Wir Waren Konige - The Kings Surrender di Philipp Leinemann, robusto poliziesco tedesco dove dei nerboruti agenti speciali ne combinano di tutti i colori, tra buona e mala fede, rischiando in più di un'occasione di essere più feroci e spaventosi dei criminali stessi. In una città della Germania senza nome eccoli qui questi muscolosi e virili uomini d'ordine che intervengono nei casi più violenti e complessi.
Poi, proprio in quella notte di baldoria, avviene l'omicidio di due agenti speciali del branco.
Scatta la rabbia e la voglia di vendetta. E se l'assassino fosse uno di quei simpatici teppistelli della gang giovanile del bowling? E se ci fosse dietro tutto la corruzione del dipartimento di polizia? O se, ipotesi ancora più assurda, tutto dipendesse da un ragazzino di dieci anni così matto e voglioso di entrare nelle grazie di quella gang... da aver volontariamente innescato lui una serie di equivoci che porteranno morte e disperazione come fosse uno Iago in fasce?
Sembra una tragedia di Shakespeare mischiata a un poliziesco adulto alla Friedkin + Oliver Marchal (suoi dei bellissimi polar francesi come Gangsters, 36 e L'ultima missione) e grazie a un cast di durissimi maschiacci e giovani teppisti imberbi, il film di Leinemann scorre che è una meraviglia e chiude il tutto sulla nota giusta. Lentamente esce fuori come protagonista carismatico il fantastico Ronald Zehrfeld, già ammirato ne La scelta di Barbara quando faceva il dottore e aveva molti meno muscoli.
Insomma... grande trama, violenza, amicizia tradita, equivoci, spirale di omicidi a catena.
I poliziotti possono essere più violenti e spietati dei criminali.
Anche se tirano fuori i gattini dal forno.