Tex Willer 10: Pinkerton Lady, la recensione

Pinkerton Lady introduce il giovane Mefisto con un'avventura travolgente a metà tra western urbano e spy story,

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Tex Willer 10: Pinkerton Lady, anteprima 01

Con il decimo numero di Tex Willer, tuttora disponibile in edicola, comincia un nuovo storyarc dedicato alle avventure del giovane Aquila della Notte, quando era ancora un fuorilegge.

Dopo aver salvato l'amica Tesah e il tesoro della tribù indiana dei Pawnee dalle mire del generale Francisco Ortega e del potente ranchero Felipe Contreras, il nostro eroe ha abbandonato il Messico e si è diretto a Nord; lo ritroviamo infatti nello stato del Missouri.

Tex, sotto le false spoglie di Tim Warren, è deciso a far dimenticare per un po' il proprio nome e tentare la fortuna con una delle sue tante abilità nascoste: quella di eccezionale giocatore di poker. Pinkerton Lady, tuttavia, non si apre sui tavoli di una bisca ma nell'operoso porto fluviale della città di Saint Louis.

La seconda tavola della prima vignetta ci presenta - di spalle e con in testa un cilindro nero - un personaggio a lungo atteso dai lettori su questa collana. Ci riferiamo ovviamente a Steve Dickart, meglio noto come Mefisto, futura nemesi di Tex e dei suoi pards. Il villain appare in tutta la sua eleganza e sicurezza, che lasciano trapelare una mal celata perfidia. È accompagnato dall'affascinante Lily, che si dimostrerà più in là non seconda al fratello in quanto a malvagità e spregiudicatezza. Apparentemente, i due si guadagnano da vivere con uno spettacolo d’illusionismo itinerante, ma in realtà sono una coppia di ladri ed esperti truffatori con poche remore.

Nell'intrigante racconto in oggetto fa la sua comparsa anche una comprimaria inedita per la serie ma realmente esistita: Kate Warne, abilissima investigatrice della Pinkerton Detective Agency di Chicago. La donna è stata incaricata di proteggere - da un presunto complotto di facinorosi negrieri - la vita di Abramo Lincoln, candidato al Senato per il Partito Repubblicano anti-schiavista, in contrapposizione al giudice Stephen A. Douglas, rappresentante dei Democratici.

"Una vicenda caratterizzata dai tratti di un western urbano ma con il retrogusto di una spy story."Mauro Boselli decide di cambiare totalmente ambientazione e atmosfere per la sua terza run di Tex Willer optando con acutezza e profonda erudizione per un eccezionale momento della Storia statunitense. Tra i locali di Saint Louis e le anse del fiume Missouri, lo sceneggiatore milanese incrocia il sentiero del protagonista con quello di colui che è destinato a diventarne il peggior nemico e della prima donna detective della Storia; sono loro i principali attori sulla scena, così come vengono immortalati dalla splendida copertina di Maurizio Dotti. Boselli li delinea con la consueta bravura: Tex e Mefisto sono giustamente acerbi, ma è inconfondibile e incisiva l'opposta natura che li renderà avversari implacabili; Kate, d'altro canto, denota subito grande carattere e conquista in un batter d'occhio l'attenzione e le simpatie del lettore.

Questi elementi vengono riflessi e ribaltati sul foglio bianco con estrema fedeltà dal tratto raffinato della matita di Roberto De Angelis, artista che ha battezzato il primo ciclo narrativo di Tex Willer, apertosi con lo scoppiettante Vivo o morto!. In Pinkerton Lady, il registro stilistico è nettamente diverso, con una vicenda caratterizzata dai tratti di un western urbano ma con il retrogusto di una spy story. Il disegnatore napoletano interpreta tutto ciò con un talento e una tecnica sopraffina, regalandoci l'ennesima prova di qualità e consistenza.

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