Tex Romanzi a Fumetti vol. 8: Cinnamon Wells, la recensione

Abbiamo recensito per voi l'ottavo volume di Tex Romanzi a Fumetti, intitolato Cinnamon Wells

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Tex Romanzi a Fumetti 8: Cinnamon Wells, anteprima 01

Negli otto volumi fin qui pubblicati di Tex Romanzi a Fumetti, la collana di cartonati alla francese voluta da Mauro Boselli, il curatore e prima penna del personaggio ha raramente concesso ad altri scrittori la cura dei testi. Se escludiamo l'esordio con L’eroe e la leggenda, di Paolo Eleuteri Serpieri, e il quinto volume, che ha riproposto Gli sterminatori, di Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini, quanto detto è accaduto solo altre due volte, con Sfida nel Montana, di Gianfranco Manfredi, e con l'albo in oggetto, affidato a un grande nome dei comics: Chuck Dixon.

Lo sceneggiatore originario di Filadelfia, che ricordiamo soprattutto per le sue storie di Batman e Punisher, ha già firmato di recente una storia breve del nostro ranger preferito, pubblicata lo scorso anno su Tex Magazine 2; in Cinnamon Wells, lo possiamo apprezzare all'opera su una graphic novel di quarantotto pagine, che ci spalanca il vecchio West più selvaggio.

Lo stile di Dixon non è una sorpresa e appare molto diverso non solo da quello di Boselli ma anche di qualunque altro scrittore italiano che abbiamo avuto modo di ammirare su Tex. Il suo Aquila della Notte, nonostante la vicenda sia calata nel presente, è un eroe solitario, granitico e assai poco loquace, che ci riporta alla mente i pistoleri interpretati da un mito del Cinema western a stelle e strisce: John Wayne. I riferimenti sono, per ovvie ragioni, i cult movie del paese di provenienza dello scrittore, con una narrazione asciutta ed essenziale, in quanto deve rispondere alle esigenze di un soggetto crudo e spietato.

La banda di fuorilegge a cui deve dare la caccia il protagonista è infatti una masnada di uomini senza scrupoli, e a peggiorare la situazione si prospetta il rischio di dover affrontare un inseguimento in quell'inferno rovente che è il deserto dell'Arizona. Non sarà quest'ultimo, tuttavia, l'insidia maggiore da affrontare. Dixon, da scrittore di razza, assesta più di una variante inaspettata a una trama iniziale piuttosto prevedibile, garantendo un ritmo e un'azione impeccabili fino alla conclusione del racconto.

Tex Romanzi a Fumetti 8: Cinnamon Wells, anteprima 02

Cinnamon Wells è dunque un ottima lettura, ma non vi abbiamo ancora parlato di chi ne ha curato la parte grafica, semplicemente strepitosa. I disegni sono di Mario Alberti, che torna sulla testata in oggetto dopo Frontera!, mentre i colori vengono dalla tavolozza di un habitué come Matteo Vattani.

Non capita spesso di godere di una simile qualità estetica in un prodotto collocabile nella stessa categoria di mercato. L'arte di Alberti è incantevole nelle scene e nelle inquadrature più disparate, ma una in particolare vale il prezzo del volume: quella della prima vignetta di pagina 13, che ritrae uno dei bambini accorsi in strada all'arrivo di Tex in città, intento ad assicurasi, tastandolo con un bastone, che il pericoloso bandito, penzolante dal cavallo del Nostro, sia davvero morto stecchito.

Elogi di pari valore per l'estro e la tecnica di Vattani, il quale esalta le matite del collega dando vita a una virtuosa sinergia che nelle ambientazioni crepuscolari e notturne non ha probabilmente rivali.

Tex Romanzi a Fumetti 8: Cinnamon Wells, anteprima 03

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