Tex Romanzi a Fumetti 7: Giustizia a Corpus Christi, la recensione

Abbiamo recensito per voi l'ultimo cartonato alla francese di Tex, firmato da Boselli e Mastantuono

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Tex Romanzi a Fumetti 7: Giustizia a Corpus Christi, anteprima 01

Per la prima volta, nella collana di cartonati alla francese dedicati a Tex viene ospitata un'avventura in stretta continuity con quella antecedente: Giustizia a Corpus Christi, uscito in edicola lo scorso 23 febbraio, porta avanti la vicenda lasciata in sospeso ne Il Vendicatore.

Il giovane protagonista è riuscito ad avere la meglio su Mister Bronson e i suoi alleati, i razziatori messicani agli ordini di Benitez. La partita non è però chiusa: c'è un uomo più potente di Bronson, Zeb Mason, un vero e proprio tiranno di Corpus Christi intenzionato con qualsiasi mezzo ad accaparrarsi tutti i ranch della Nueces Valley. Il futuro Aquila della Notte è accusato ingiustamente e braccato dalla legge, ma è sicuro di riuscire a trovare le prove e i testimoni necessari per scagionarsi. Proprio per questo, Bronson lo vuole morto e gli lancia alle calcagna un intero plotone dei suoi peggiori tagliagole.

Mauro Boselli riprende l'intreccio intessuto nel semestrale precedente con una trama che ne è a tutti gli effetti la continuazione e la conclusione, ma che garantisce a entrambi i volumi una fruibilità autonoma. L'episodio dà nuovamente spazio a Sam Willer e Jim Callahan, figure molto interessanti che lo sceneggiatore ha saputo valorizzare al meglio: il primo è il perfetto contraltare di Tex, non è un pistolero formidabile come il fratello maggiore né possiede il suo carattere sicuro e spavaldo, ma è più riflessivo e premuroso; il secondo è un ranger eccezionale, un maestro, un esempio e una fonte di insegnamenti preziosi per il Nostro. A Sam lo lega un affetto tenero e profondo, a Jim un rispetto e un'autorevolezza innati.

La qualità del lavoro eseguito sulla caratterizzazione dei personaggi in Giustizia a Corpus Christi è pari all'intensità dell'azione che si fa ancora più serrata - se possibile - rispetto a Il Vendicatore. È la cronaca di cacce spietate, imponenti scontri a fuoco e continui ribaltamenti delle forze e delle sorti opposte. La fluidità dei dialoghi e della sceneggiatura è magistrale, cosa che dà luogo a una lettura estremamente scorrevole.

Il merito non è solo dei testi della principale penna ed editor dell'eroe creato da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini; va condiviso con l'impianto grafico affidato a una delle sue colonne autoriali, che risponde al nome di Corrado Mastantuono.

Il disegnatore romano coniuga dinamismo e fisicità in un'eccellente dimostrazione di tecnica e talento impartendo un'inedita veste grafica al fumetto, a cominciare dall'appariscente copertina rosso fuoco; reinterpreta quindi in maniera libera e personale una griglia a quattro strisce dove talvolta uno sfondo nero o un'unica, incisiva immagine riempiono l'intero foglio a mo' di splash page, che emerge in evidenza solo parzialmente, ricoperta dalle vignette con le quali completa un riquadro davvero suggestivo.

Efficace è anche la scelta delle mezze tinte da parte di Mastantuono: una variegata scala di toni di grigio che hanno guidato il colorista, Matteo Vattani, nelle sfumature nel passaggio in policromia. Il risultato finale evidenzia una sintonia perfetta tra i due ed è particolarmente apprezzabile nei volumi e nei soggetti che possiedono un realismo spiccato ed esaltano la spettacolarità cinematografica del racconto di Boselli.

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