Tex 700: L'oro dei Pawnee, la recensione

Abbiamo recensito per voi lo storico numero 700 di Tex, intitolato L'oro dei Pawnee

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


Condividi

Tex 700: L'oro dei Pawnee, anteprima 01

Sono trascorsi solo cinque mesi da L'ultima vendetta (Tex 695, settembre 2018) - il racconto commemorativo del settantesimo compleanno di Tex, disegnato dal maestro Giovanni Ticci - ma è toccato nuovamente a Mauro Boselli, editor e prima penna del personaggio, l'onore e l'onere di siglare i testi di un albo cruciale, quello che segna la vertiginosa quota di 700 uscite. Si tratta dell'ennesima consacrazione, che colloca la serie creata nel 1948 da Gianluigi Bonelli e Aurelio Galleppini nell'olimpo del Fumetto in quanto a longevità.

L'oro dei Pawnee, uscito in edicola lo scorso 7 febbraio, come ogni mensile celebrativo di Sergio Bonelli Editore è a colori, affidati come per L'ultima vendetta a Oscar Celestini; lo stesso team di autori ammirato nel precedente brossurato in quadricromia, dunque, se non fosse per le matite, passate da Ticci a un'altra colonna della serie: Fabio Civitelli. A Celestini va senza dubbio un plauso per la capacità di prestare con incredibile duttilità e medesima efficacia la propria tavolozza a due distinti stili caratterizzati da grande spessore e personalità.

A Fabio Civitelli è stata assegnata l'interpretazione adolescenziale e adulta della prima figura femminile apparsa in una storia di Tex, quella legata al suo debutto, avvenuto ne Il totem misterioso. Ci riferiamo, come avranno intuito tutti i fan di vecchia data, a Tesah, la bella e coraggiosa indiana che le giovani generazioni hanno potuto riscoprire su Tex Willer.

Questo episodio va infatti a intersecarsi, grazie all'attento lavoro di Boselli, con gli eventi narrati nel quarto numero della nuova collana di Tex, La caverna del tesoro (da poco uscito) e va a completare lo storyarc d'esordio di Tex Willer, illustrato da Roberto De Angelis. Lì viene spiegato come siano stati nascosti, per proteggerli dai malintenzionati, gli inestimabili gioielli sacri della tribù Pawnee, al centro della vicenda in oggetto.

Tex 700: L'oro dei Pawnee, anteprima 02

Il protagonista, come spiega ai suoi pards, è stato nominato dalla stessa Tesah protettore del tesoro una volta divenuto sakem dei Navajos, alla morte del suocero Freccia Rossa. Il soggetto di Boselli, ennesima prova maiuscola di un repertorio e di una mente inesauribili, ci permette di assistere all'incontro tra il futuro ranger e la piccola nativa americana, spiegandoci come si sia originato l'intimo legame che li unisce e riallacciandosi alla trama di un'altra recente, seminale avventura da lui scritta: Nueces Valley (Maxi Tex 21, ottobre 2017).

L'oro dei Pawnee soddisfa ogni aspettativa che giustamente circondava un numero così importante e si rivela uno straordinario, geometrico intreccio sul passato e sul presente di Aquila della Notte in binomio con la neonata Tex Willer, esaltando le doti del Bos nel ruolo di vero e proprio demiurgo della continuity, oltre a quelle pluri-riconosciute di sceneggiatore.

Il tratteggio inconfondibile e raffinato di Civitelli, che ha la responsabilità e il merito di firmare la 100.000a tavola di Tex, regala una nuova perla a tutti gli appassionati dell'icona Bonelli, impreziosita dall'interpretazione di un'incantevole Tesah in due differenti fasi della vita: deliziosa ragazzina undicenne e irresistibile donna adulta.

[gallery columns="1" size="large" ids="229870,229871,229872"]

Continua a leggere su BadTaste