Terra Nova 1×03, "Instinct": il commento

Liberatosi dagli "spiegoni" della settimana scorsa, Terra Nova continua a non convincere con un terzo episodio piuttosto moscio...

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Liberatosi della zavorra dei cosiddetti "spiegoni", che comunque nel deludente e soporifero pilot della settimana scorsa si erano rivelati completamente inconcludenti, Terra Nova avrebbe dovuto, con questa terza puntata, valorizzare le creature preistoriche, che fino a prova contraria dovrebbero essere il punto forte della serie, scolpire meglio il carattere dei propri protagonisti, calcare la mano sui pochi, ma presenti, elementi di continuity introdotti precedentemente e sfruttare al massimo la propria fantastica ambientazione.

Nulla di tutto ciò è avvenuto in questo nuovo appuntamento che, invece di cancellare le molte perplessità che gravavano sulla serie, ha rafforzato la convinzione che il prodotto di Steven Spielberg e Peter Chernin abbia forse già detto tutto quel poco che aveva da dire. Terra Nova (alla terza puntata!) si limita a riciclare se stesso, a congelare o quasi la trama orizzontale e a giocare su schemi già visti che, alla luce della qualità a cui ci sta abituando il mezzo televisivo e alla luce delle aspettative create intorno al prodotto, deludono non poco.

Punto forte della puntata è l'attacco di uno stormo di simil-pterosauri che, tornati al proprio terreno di cova dopo molti anni ed esattamente una settimana dopo l'arrivo dei nostri protagonisti, cercheranno di scacciare gli insediati. Sorvolando sulla realizzazione ancora poco soddisfacente dei dinosauri, al cui confronto il Carnosauro della settimana scorsa ricorda il King Kong della WETA, è la scrittura dell'episodio a dare una generale sensazione di mediocrità. Questa sorta di remake in salsa preistorica de Gli Uccelli di Hitchcok, omaggiato chiaramente in almeno due scene, non convince su tutti i fronti: le creature non rappresentano mai una concreta minaccia, ci si chiede come possano aver ucciso più militari salvo poi farsi tener testa da dei ragazzini e soprattutto, con un orpello narrativo terribilmente anni '90, gli sceneggiatori scelgono di non farci vedere cosa succede nel finale, delegando al Comandante Nathaniel Taylor il compito di raccontarci per filo e per segno la grande avvenutura da loro vissuta ma che noi non vedremo mai.

Il resto della puntata rimane impantanato in una serie di dinamiche da teen/family drama che sempre più rappresentano il filo rosso della narrazione, tradendo la chiara volontà degli autori di rivolgersi a un pubblico il più generalista possibile e che abbia decisamente poche pretese. Prosegue quindi come da copione l'integrazione del personaggio di Skye nella già allargata famiglia Shannon e il suo lento, ma neanche tanto (considerando che il figlio maggiore nel pilot abbandonava la propria fidanzata salvo poi correre immediatamente nella giungla dietro alla nuova), avvicinarsi a Josh. Il giovane cercherà peraltro di rimediare i soldi per comprarsi una chitarra e, nonostante questa sottotrama sia senza dubbio molto avvincente, sorge spontaneo interrogarsi su quale sia l'utilità di una valuta in una colonia preistorica che, stando a quanto abbiamo visto, non contiene poi così tanti abitanti e in cui ognuno svolge una mansione ben specifica per la comunità. Si tratta di uno dei tanti misteri legati all'impalcatura stessa della trama e sui quali è meglio non porsi troppe domande. Altrimenti, giunti alla fine della terza puntata, ci si potrebbe chiedere perchè il fatto di non aver ritrovato una sonda nel futuro basti a giustificare la conclusione che si trovi in una dimensione parallela, o come faccia il futuro a comunicare con la colonia, a decidere chi portare a Terra Nova, a richiedere le attrezzature o anche solo a sapere cosa si trova dall'altra parte del portale.

Chi avesse gradito il Sesto, la settimana scorsa, dovrà pazientare dato che in questa puntata il gruppo ostile non appare se non attraverso il sospetto espresso dal comandante che vi sia una talpa nell'insediamento. In compenso dal passato, o dal futuro (dipende dai punti di vista), riappare un viscido e odioso collaboratore - nonchè vecchia fiamma - di Elisabeth. Coincidenza? Lo scopriremo nei prossimi episodi...

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