Tentacular, il simulatore di mostro marino arriva su PlayStation 5 | Recensione VR
Dopo aver vissuto un paio di giorni nei panni di un mostro marino dai lunghi tentacoli, siamo finalmente pronti per parlarvi di Tentacular
Lo ammettiamo: quando abbiamo scoperto l’esistenza di Tentacular, non ci siamo particolarmente esaltati. Eppure, sin dai primi trailer, era già possibile vedere qualcosa di magico, sotto quello strato di tentacoli e puzzle game. La presenza di un Publisher come Devolver Digital ci ha spinti infine a dare fiducia all’opera sviluppata da Firepunchd Games. Una fiducia pienamente ricompensata.
UNA STORIA SEMPLICE
Una volta indossato il nostro PlayStation VR 2, ci siamo trovati catapultati in un mondo low poly ricco di colori, possibili grazie alla potenza del nuovo visore targato Sony. Nel titolo del team tedesco interpretiamo un gigantesco Kraken che, una volta raggiunti i sedici anni, si trova costretto a confrontarsi con gli abitanti dell’isola di La Kalma. Chiunque raggiunga quell’età, infatti, deve cominciare a dimostrarsi un cittadino modello, dando una mano alla società ed evitando di combinare guai. Ecco che, tra un lavoro e l’altro, ci siamo trovati quindi a fare amicizia con i vari abitanti del posto, mentre cerchiamo di far luce su un mistero sepolto nelle acque che circondano l’isola.
ENIGMI E TENTACOLI
La prima cosa che si nota, una volta entrati nel mondo di Tentacular, è che le nostre mani si sono trasformate in giganteschi tentacoli con tanto di ventose. Ed è proprio questo l’elemento principale del titolo targato Firepunchd Games. Tramite i tentacoli, infatti, possiamo raccogliere oggetti, spostarli e, più in generale, interagire con ogni elemento dello scenario. Queste interazioni, dopo una prima parte che funge da tutorial, ci conducono di fronte a dei veri e propri puzzle ambientali. Talvolta si tratta di azioni semplici da svolgere, come lanciare dei container in un determinato spazio, mentre quando si procede nell’avventura le cose si complicano. A un certo punto il giocatore è chiamato persino a giocare con elementi dell’ambiente per dare vita a improbabili costruzioni. E questo non è che l’inizio di un titolo che, durante le cinque ore di durata, ha saputo sorprenderci più volte.
L’IMPORTANZA DELL’ESSENZIALE
Come è probabile che ribadiremo a ogni gioco provato sul nuovo visore di Sony, Tentacular si dimostra visivamente davvero riuscito. L’effetto “zanzariera” presente in moltissimi visori è qui quasi del tutto assente, con i colori degli schermi OLED 4K che fanno un grandissimo lavoro nel pulire un comparto grafico tanto essenziale quanto valido. Ogni singolo elemento del mondo di gioco sprizza carisma e ci si trova spesso a sorridere, mentre si guardano i vari abitanti dell’isola compiere le loro azioni giornaliere. Termina il tutto un comparto sonoro riuscito, che ibrida la lingua inventata dei vari esseri umani del gioco con una soundtrack d’atmosfera. Segnaliamo che il titolo è interamente sottotitolato in inglese, ma che la complessità dei testi è talmente bassa da poter essere accessibile praticamente a chiunque.
Tentacular sembra un titolo stupido, ma in verità è un perfetto gioco di lancio per PlayStation VR 2. L’opera di Firepunchd vi permetterà di prendere dimestichezza con la realtà virtuale grazie a minigiochi divertenti e a un mood tenero e allegro allo stesso tempo. Se soffrite di motion sickness, inoltre, questo è il titolo che fa per voi. I movimenti sono davvero pochi e difficilmente soffrirete di chinetosi nello sbattere i tentacoli sulla superficie dell’acqua. Insomma: Tentacular ci ha sorpreso e, contro ogni previsione, ci sentiamo di consigliarne l’acquisto a chiunque sia entrato in possesso del nuovo visore di Sony.