Tekken 7, la saga picchiaduro torna a menare duro

La recensione di Tekken 7, eccellente ritorno di una delle saghe picchiaduro più amate di sempre

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Sei anni dopo Tekken Tag Tournament 2 e ben dieci dall'ultima iterazione numerica, la saga picchiaduro Bandai Namco torna finalmente nelle nostre case. Tekken 7 rappresenta un passaggio importantissimo per la famiglia Mishima e compagni, per via delle numerose novità introdotte nel gameplay, gli innumerevoli affinamenti ed un balzo tecnologico non indifferente a contornare il tutto. Ed esordisce anche su PC! Harada ed il suo team hanno fatto un lavoro coi fiocchi, grazie anche al lungo rodaggio in sala giochi e negli svariati tornei. Dopo esserci consumati per bene i polpastrelli, vi diciamo la nostra sul nuovo King of Iron Fist Tournament.

[caption id="attachment_173274" align="aligncenter" width="600"]Tekken 7 screenshot Claudio, uno dei nuovi lottatori introdotti in Tekken 7[/caption]

Che Tekken 7 si sarebbe rivelato un titolo dal gameplay eccezionale nessuno aveva dubbi. Appassionati, esperti e pro-player si erano già ampiamente espressi dal debutto in versione arcade, esplorando a fondo il gioco mentre Bandai Namco lavorava ad affinamenti ed aggiornamenti. Quello che il team doveva riuscire a fare era riproporre lo stesso prodotto su console, arricchirlo con contenuti single player ed offrire una buona componente tecnica, coadiuvata da un netcode di livello. Gli sviluppatori sono riusciti a non deludere sotto praticamente nessun aspetto, lasciando a bocca asciutta solo i giocatori più solitari. Partiamo proprio da qui nella nostra analisi dicendolo chiaramente, se non avete almeno un amico con cui passare lunghe nottate a riempirvi di mazzate ed odiate profondamente l'online, Tekken 7 purtroppo non ha molto da offrirvi.

"Se non avete almeno un amico con cui passare lunghe nottate a riempirvi di mazzate ed odiate profondamente l'online, Tekken 7 purtroppo non ha molto da offrirvi"

La nuova modalità storia è divertente ed appagante, ma dura un paio d'ore o poco più. Infarcita di filmati, racconta la fine (o forse no) dell'interminabile saga della famiglia Mishima. Vestendo i panni di Heihachi e Kazuya e di altri personaggi in qualche modo coinvolti coi loro affari, scoprirete oscuri retroscena, al contempo chiudendo alcuni conti rimasti sospesi troppo a lungo. Ci sono anche brevi filmati dedicati ad ogni lottatore del folto roster, in nome della tradizione, che vi attendono alla fine dei "Capitoli della Storia". A tenere occupati i giocatori solitari troviamo poi la battaglia tesoro, la sezione più longeva del gioco, grazie alla quale possiamo impegnarci a sbloccare tantissimi oggetti per personalizzare i nostri lottatori preferiti nel menu apposito. Non mancano ovviamente Pratica e Arcade, mentre fa sentire la sua assenza un Tutorial. In parte giocando la modalità storia alcuni dettagli sul gameplay ci vengono insegnati, effettivamente, ma al giorno d'oggi un picchiaduro che vuole abbracciare l'utenza più ampia possibile dovrebbe offrire una sezione d'apprendimento divertente e ben studiata. Nel caso di Tekken 7 sarebbe stata la manna dal cielo, ma purtroppo se volete comprendere le nuove meccaniche Rage vi dovrete documentare via Internet, spulciando Youtube o forum vari. Come avrete intuito, torna la possibilità di personalizzare l'estetica dei lottatori, acquistando con la valuta virtuale un'infinità di oggetti indossabili. Ce n'è davvero per tutti i gusti, tanto che ci siamo ritrovati a perdere ben più tempo nelle Battaglie Tesoro e nel menu di personalizzazione che non a gustarci la saga dei Mishima!

[caption id="attachment_173277" align="aligncenter" width="600"]Tekken 7 screenshot Torna la modalità personalizzazione, ricchissima di oggetti che vanno dal sexy al ridicolo, tutti da sbloccare o comprare con denaro virtuale[/caption]

Ma veniamo al cuore del gameplay. Il sistema di combattimento affonda le proprie radici nella tradizione della saga di Tekken, per cui se non l'avete mai amato difficilmente troverete questo settimo capitolo di vostro gradimento. Detto questo, il lavoro svolto dal team di Harada è di primissimo livello. Facile da padroneggiare con la sua fluidità e mosse base immediate, il battle system offre una profondità invidiabile. Le combo più lunghe sono spettacolari e regalano grandi soddisfazioni, ma l'eccellente bilanciamento permette ai più esperti di mantenere i combattimenti incerti fino alla fine. Favorisce la spettacolarità dell'azione il nuovo sistema Rage. In pratica sotto un certo livello di salute il lottatore entra in modalità rabbia, colorandosi di rosso. In questa delicata fase potrete agire in tre modi differenti. Il primo più semplice consiste nel continuare a combattere, approfittando del boost nei danni inflitti garantito dal Rage attivo. Il secondo è impiegare la Rage Art, una mossa speciale facilmente eseguibile che se va a segno procurerà moltissimi danni, inversamente proporzionali all'energia che ci è rimasta. Infine potremo utilizzare una tecnica ben più avanzata, la Rage Drive. Se attivata, come per le Art, non avremo più a disposizione lo stato di Rage, ma potremo davvero ribaltare le sorti del match. Le Drive sono delle aperture molto potenti che permettono di eseguire delle combo uniche e piuttosto tecniche, pensate per giocatori ben più esperti. Un'altra interessante novità è l'introduzione delle Power Crush, mosse che forniscono al lottatore una corazza temporanea. Ciò vuol dire che non possono essere interrotte dall'avversario (anche se continueremo a subire ugualmente del danno). Sono tecniche da utilizzare per interrompere ad esempio combo avversarie, per aprirne le difese a discapito di un po' di energia, da utilizzare con intelligenza. Ognuna di queste novità è davvero ben bilanciata, con possibili contromisure che l'utente esperto può padroneggiare per controffensive altrettanto letali.

Un sistema di combattimento così sfaccettato e denso, ovviamente arricchito per l'occasione con nuove mosse per i personaggi storici, offre ulteriori sfumature dettate dagli stage. Grazie alle varie evoluzioni passate del franchise, le arene offerte da Tekken 7 influenzano direttamente il gameplay, visto che alcune sono limitate proprio come accadde per la prima volta nel quarto capitolo, altre sono invece infinite come da tradizione, ed altre ancora offrono pareti che si possono sfondare e livelli secondari. Da citare infine il foltissimo roster, popolato da volti vecchi e nuovi. Per poter approfondire a dovere la conoscenza con 38 personaggi differenti ci vorrebbero mesi, ma tra la nostra esperienza pad alla mano e consultandoci con la community si può affermare con tranquillità che Bandai Namco ha fatto un lavoro certosino anche in questo frangente, offrendo un gruppo di lottatori folto, variegato e ben bilanciato. Farà storce un po' il naso ad alcuni Akuma da Street Fighter, inserito con il proprio parco mosse completo di Hadoken ed EX, eppure è divertentissimo da usare e non poi così imbattibile come ci saremmo attesi. L'italiano Claudio è elegante ed interessante da padroneggiare, mentre Katarina è entrata nelle nostre grazie con la sua potenza e bellezza. La new entry della famiglia Mishima è la moglie di Heihachi, Kazumi, davvero letale e piuttosto infame da sconfiggere nella modalità Storia. Citiamo infine Lucky Chloe, discussa new entry decisamente kawaii, odiosa per alcuni, adorabile per altri. Certo è che a dispetto del suo look cuccioloso mena come un fabbro.

L'ultimo tassello dell'opera Bandai Namco è rappresentato dalla componente tecnica. Abbandonati gli engine proprietari, per lo sviluppo di Tekken 7 si è scelto l'Unreal Engine 4 ed il risultato è decisamente apprezzabile. Perfettamente ancorato ai 60 FPS, il motore di gioco offre personaggi grandi e ben dettagliati che si muovono con animazioni eccezionali come da tradizione in ambienti ben caratterizzati. Forse si è persa un po' di personalità per strada e sicuramente l'apprezzamento allo stile estetico rimane un aspetto decisamente soggettivo. In questa sede possiamo però confermare un lavoro svolto con tutti i crismi del caso. La versione migliore è quella PC, che fortunatamente esordisce già perfettamente funzionante, completa di online, senza alcun bug apparente e ben ottimizzata. Cosa volere di più? Su console la risoluzione inferiore ai 1080p su PS4 e addirittura scalata a 720p su Xbox One non sono l'ideale, ma il compromesso è stato scelto per poter offrire un frame rate perfetto. Se avete una Playstation 4 Pro potrete invece godere di un titolo che gira realmente in Full HD e praticamente identico alla versione PC per qualità grafica.

Bandai Namco si è presa il suo tempo ma ne è decisamente valsa la pena. Tekken 7 è un titolo eccellente, dal gameplay inattaccabile, profondo, bilanciato e che non lesina novità, ben inserite all'interno del rodatissimo sistema di combattimento. Tecnicamente siamo su livelli più che buoni, anche se non spacca mascella come era capitato in generazioni passate. Unico neo veramente degno di nota è la scarsità di contenuti single player. Viste le tempistiche di conversione da sala giochi a console ci saremmo attesi molto di più. Se siete giocatori rigorosamente solitari vi conviene forse dirottare le vostre attenzioni verso Injustice 2, ma se amata la serie Namco e non disdegnate match in compagnia, offline o via internet, potete andare sul sicuro, Tekken 7 non vi deluderà e vi regalerà tantissime ore di divertimento come non capitava ormai da troppo tempo.

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