Ted Lasso (stagione 3): la recensione dei primi 4 episodi

Bastano pochi minuti della stagione 3 di Ted Lasso per ritrovarsi negli spogliatoi dell'AFC Richmond, pronti a scoprire come finirà lo show

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Ted Lasso la recensione in anteprima dei primi quattro episodi della stagione 3, disponibili su Apple TV+ dal 15 marzo.

A circa un anno e mezzo dall'ultimo episodio, l'AFC Richmond di Ted Lasso tornerà per la stagione 3 il prossimo 15 marzo, sempre in esclusiva Apple TV+. Definita più di una volta come il finale dello show ideato da Bill Lawrence e Jason Sudeikis, che ne è anche il protagonista, si tratta sicuramente di uno dei ritorni più attesi di questo 2023.

Abbiamo visto in anteprima i primi quattro episodi della stagione 3, ritrovandoci subito nel bonario (ma sempre competitivo) clima della serie tv pluripremiata. Il futuro in Premiere League del Richmond dipende dal talento di Ted di trovare il meglio nei suoi giocatori, ma l'estremo positivismo dello Yankee potrebbe costargli caro.

La trama della stagione 3 di Ted Lasso

La stagione 3 di Ted Lasso riprende dopo l'estate, l'AFC Richmond si trova ad affrontare lo scherno dell’opinione pubblica in occasione dell'inizio della Premiere League. La squadra è pronosticata all'ultimo posto e ovviamente Rebecca (Hannah Waddingham) non vuole che queste previsioni si avverino. Nel frattempo, Ted (Jason Sudeikis) ha passato l'estate col figlio, ma tormentato dall'addio di Nate (Nick Mohammed). Quest'ultimo è ora l'allenatore prodigio del West Ham la squadra dell'ex-marito di Rebecca.

La ruota non sembra girare dalla parte di Ted e i suoi, ma il nostro allenatore non ha alcuna intenzione di demordere. Un acquisto al momento giusto da parte di Rebecca però, potrebbe ribaltare completamente le sorti del campionato.

Grazie a un minutaggio più generoso (circa 45 minuti a episodio) la storia riesce a procedere con un ottimo ritmo, lasciando il tempo di provare empatia coi giocatori, con Ted e con il resto del cast. Anche in questi episodi il calcio c'è, ma come ci ha abituato nelle scorse stagioni, la forza di Ted Lasso sono le persone. La vita che ruota attorno al pallone, sia che vada bene sia che vada male, sia quando siamo soli, sia quando abbiamo qualcuno con cui condividere il nostro tempo. La colonna sonora sfrutta grandi successi di fine anni 90, inizio anni duemila, per caricare ulteriormente quanto avviene a schermo, in alcuni montaggi emozionanti sia di gioco che di vita.

L'inizio della fine

Il punto di forza di questo inizio di stagione è lo stesso del precedente blocco di episodi: nonostante Ted cerchi in ogni modo di reagire trovando il bene in chi e in ciò che lo circonda, la vita è orrenda e ti può mettere i bastoni tra le ruote. Così tra la rivalità e il tradimento di Nate, i problemi con l'ex-moglie e gli attacchi di panico imprevisti, l'allenatore riceverà più di un colpo basso. Gli episodi scorrono senza problemi, tra una battuta e un colpo di scena, introducendoci in maniera ottimale a quella che anche per l'atmosfera, sembra davvero l'ultima stagione.

Un ritorno molto atteso quello di Ted Lasso. La stagione 3 ci mette pochi minuti a farci ricalare nella bonaria atmosfera degli spogliatoi dell'AFC Richmond, ma allo stesso tempo si nota che qualcosa si è spezzato. La fine della storia è cominciata e Ted dovrà dare il meglio di sé per rialzarsi dai bruschi colpi della vita. Ovviamente, per valutare a pieno i valori della serie tv, toccherà aspettare l'uscita del finale, previsto per il 31 maggio. La cosa certa è che non vediamo l'ora di come si concluderà questo viaggio.

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