Tamara Drewe - la recensione

Il ritorno a casa di una donna scatena una ragnatela di intrighi e gelosie, fino a quando i nodi non vengono al pettine. La commedia di Stephen Frears offre un intrattenimento solido e piacevole...

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Recensione a cura di ColinMckenzie

Titolo Tamara Drewe
RegiaStephen Frears
Cast
Gemma Arterton, Roger Allam, Bill Camp, Dominic Cooper, Luke Evans, Tamsin Greig, Jessica Barden, Charlotte Christie
Uscita05-01-2011 

C'erano buone aspettative per questa commedia di Stephen Frears, già passata con discreto successo a Cannes. Da subito, si capisce che i personaggi sono coinvolti in una ragnatela di intrighi e insoddisfazioni degna di un film di Woody Allen. Per fortuna, si tratta di un Allen di discreto livello. In effetti, a vedere questa sfilata di scrittori (veri, presunti, aspiranti tali, ecc.), in difficoltà nel loro lavoro, ma soprattutto nella loro vita sentimentale, è impossibile non pensare all'autore di New York.

Così, in questa sorta di gara tra sfigati (ognuno ha qualche buon motivo di lamentarsi, anche se magari è responsabile delle sue pene), si trova un buon equilibrio tra malinconia e comicità, senza indulgere troppo in nessuno di questi elementi. E soprattutto, si evita di finire nella parodia di grana grossa, ma anche nella tristezza eccessiva e autoindulgente di certi prodotti, così come non si cerca di offrire una lezione sul senso della vita. Va detto comunque, magari per tutti quelli che si lamentano della volgarità dei film italiani, che qui di frasi rozze ce ne sono diverse (e non c'è niente di male!). Alla fine, sembra di vedere un giallo di Agatha Christie senza assassino.

In un cast notevole, spicca Gemma Arterton, che dimostra maggiore consistenza di quanto non avvenga in certi blockbuster recenti. Non che ci volesse molto, rispetto alle interpretazioni in cui doveva spiegare al pubblico la storia (come in Scontro tra titani), ma iniziavo a temere che i tanti consensi sulle sue doti fossero eccessivi. Comunque, la vera rivelazione della pellicola sono le due ragazzine malate di gossip e che sognano di uscire con i loro divi. In un certo senso, sono loro la vera anima del film, in grado di offrire una prospettiva diversa a tutto, con un misto di sfrontatezza e ingenuità appassionanti, mettendo insieme delle fantasie terribili e folli.

Forse si può criticare una trama abbastanza prevedibile, tanto che a metà film la stanchezza si fa sentire. E non credo il film offra grandi soddisfazioni a una seconda visione. Sicuramente, la pellicola risulta meno efficace quando c'è da affrontare le conseguenze di continui tradimenti e relazioni complicate, per giungere a una serie di conclusioni sentimentali piuttosto scontate. Dico 'piuttosto' perché invece una sorpresa c'è, anche se molti giornalisti l'hanno già spoilerata da Cannes. Anche così, comunque, Tamara Drewe è un piacevole titolo da scoprire, dopo tanti panettoni natalizi indigesti...

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