Tales of the Neon Sea: umani, androidi e gatti in un futuro cyberpunk - Recensione
Un'avventura grafica dai troppi enigmi ma dall'innegabile fascino cyberpunk: la recensione di Tales of the Neon Sea
I successivi due capitoli (tre sono quelli disponibili, gli altri arriveranno prossimamente) racconteranno un futuro ancora più remoto: ci ritroveremo addirittura nel 2140, il nostro ormai ex detective avrà diverse grane da risolvere. Non sarà solo in questa avventura 2D, sarà affiancato dal gatto William, anche protagonista di alcuni momenti di gameplay, dal robot BB-X e da altri personaggi secondari, tra i quali un poliziotto gentile ma stanco e un po’ impaurito di fare il proprio dovere e il classico duro che vuol far carriera, che punteggiano la narrazione per un periodo di tempo relativamente breve. La presenza felina è estremamente particolare: i gatti, non solo William, hanno imparato a dialogare tra loro e perfino a leggere l'idioma degli umani, elemento che rende alcuni aspetti narrativi davvero unici.
Subito si nota che la costante che caratterizza il gioco è l'infinito susseguirsi di puzzle ed enigmi da risolvere, tavolta fin troppi e troppo frequenti; ringrazieremo le scene di dialogo per darci tregua da questa serrata serie di grattacapi, dalla difficoltà variabile, ma non sempre abbordabile. Non sarà (solo) questione di logica: dovremo anche fare corse contro il tempo, magari premendo i pochi tasti di azione che ci consentiranno di salvarci la pelle (o meglio, l'acciaio), raccogliere diversi oggetti e arnesi utili per riparare marchingegni e altro ancora. I frequenti rompicapi impediscono di godere appieno di un mondo realizzato con originalità e ben caratterizzato, ma soprattutto non si collegano con particolare efficacia alla trama, non sciolgono nodi fondamentali della storia.
Nel corso dell'avventura, generalmente oppressa da un'atmosfera angosciosa, si alternano momenti cupi ad altri più leggeri, grazie alle ironiche battute di Rex e dalle risposte a tono dei suoi compari. Il tutto viene messo in scena da una pixel art dettagliatissima e curata, che dipinge una città nella quale si fondono stili orientali e futuristici dalle chiare ispirazioni cinematografiche, su tutte Blade Runner. Non convince una colonna sonora estremamente monotona, a tratti soporifera, che non riesce ad accompagnare con efficacia quanto viene mostrato sullo schermo.
[caption id="attachment_195504" align="aligncenter" width="1600"] Il singolare appartamento del detective[/caption]
Tales of the Neon Sea non riesce a spiccare abbastanza per qualità ludica sulle tante altre avventure grafiche indie costellate dalla risoluzione di rompicapi. Lo fa sicuramente grazie a una veste grafica deliziosa e all'atmosfera cyberpunk, è per questo motivo che è fortemente consigliato solo per coloro particolarmente affezionati a un immaginario certamente strabusato, ma sempre fascinoso.