Tales of Arise: Beyond the Dawn, la recensione
Tales of Arise: Beyond the Dawn è un interessante DLC che espande la storia, ma non aggiunge nulla al gameplay
Tales of Arise è stata l’ennesima prova di come la serie targata Bandai Namco sia in grado non solo di dare vita a titoli divertenti da giocare, ma anche profondi nella narrativa. Le tematiche trattate nelle avventure di Alphen e dei suoi amici, infatti, sono estremamente mature e raccontate con una sensibilità di un certo spessore. Certo: ogni elemento di trama passa per il filtro dello stile tipicamente shonen della produzione, ma la potenza di Tales of Arise è anche quella di far sembrare “semplici” situazioni estremamente complesse. Ecco che quindi anche il pubblico più generalista può affezionarsi a storia e personaggi, rimanendo così invischiato in un titolo che senza dubbio si è rivelato tra i più interessanti del 2021.
Abbiamo passato gli ultimi giorni in compagnia di Alphen e Shionne, vivendo questo DLC con sentimenti simili a quando si fa una rimpatriata con i vecchi amici ai quali tenevamo molto. Amici dai quali il tempo ci ha portato lontano e che, finalmente, possiamo abbracciare di nuovo. Se siete curiosi di scoprire se questa rimpatriata sia stata una buona idea allora non dovete far altro che continuare a leggere.
UN ANNO DOPO…
Tales of Arise: Beyond the Dawn riprende le fila della trama a un anno di distanza dagli avvenimenti del finale di Arise. Avvenimenti che non vi riveliamo per evitar qualsiasi spoiler, ma che possiamo anticiparvi hanno portato a un nuovo status quo per i nostri eroi e per tutti gli abitanti dei mondi di Rena e Dahna. In questo nuovo contesto Alphen e Shionne si imbattono in Nazamil, una ragazza che viene considerata da tutti una mezzosangue e, per questo, disprezzata e perseguitata.
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Nonostante i buoni presupposti, la trama vanta un ritmo altalenante, conquistando ed emozionando in alcuni momenti, ma rallentando e risultando persino un po’ scontata in altri. Tutto viene fortunatamente corretto dal finale, in grado di scaldare il cuore di tutti coloro che hanno amato Tales of Arise. Finale che si può raggiungere in circa dieci ore e che comunque ci lascia in balia di numerose missioni secondarie da affrontare. Talvolta queste quest presentano sviluppi interessanti, ma è evidente come i dev abbiano deciso di inserirle anche solo per prolungare la longevità di un DLC venduto a quasi 30 euro. Un DLC che, altrimenti, sarebbe risultato un po’ troppo costoso e incapace di offrire contenuti sufficienti a saziare la fame di Tales of degli appassionati.
SQUADRA CHE VINCE…
Pad alla mano, Tales of Arise: Beyond the Dawn non aggiunge davvero nulla di nuovo alla formula vista nel 2021. Il combat system è ancora quel mix tra azione e strategia che spinge il giocatore a combattere alternando i propri personaggi. Il tutto sfruttando attacchi, schivate e roboanti Arti Magiche. Un mix che funziona ancora perfettamente, ma che potrebbe essere stato dimenticato dai giocatori che hanno terminato il titolo base. Sono infatti passati due anni da Tales of Arise ed è evidente come gli sviluppatori se ne siano resti conto. Per questo motivo hanno ben deciso di inserire nuovamente dei tutorial, in grado di insegnare a nuovi e vecchi utenti come comportarsi in battaglia.
Sarebbe stato lecito aspettarsi qualcosa di più sul piano ludico, ma a conti fatti sembra che Bandai Namco abbia davvero deciso di trattare questo DLC come un epilogo incentrato sulla narrazione. Questo è evidente anche dal metodo di accesso a Beyond the Dawn, che viene relegato al menù di gioco iniziale. È sì possibile importare i salvataggi, ma questo non permette di utilizzare i nostri personaggi con il relativo livello raggiunto durante la campagna principale. Il gioco crea un nuovo punto di inizio, perfetto così per bilanciare l’intera esperienza per tutti e ci butta in mezzo all'azione. Una scelta semplicistica, che dimostra ancora una volta come gli sviluppatori abbiano deciso di pubblicare questo epilogo, cercando di mascherarlo però da qualcosa di più grande e complesso.
ANCORA UNO SPETTACOLO
Da un punto di vista visivo, Tales of Arise: Beyond the Dawn mostra I muscoli ancora una volta con un comparto grafico veramente ricercato. Il character design dei nuovi personaggi e dei nuovi mostri ci ha convinti e, in generale, siamo di fronte a uno dei migliori titoli con l’estetica anime. Ottimi, come nel titolo base, anche i colori e le tinte pastello date ad alcuni ambienti, in grado di rimanere così ancorati al cuore del giocatore. Buono infine il comparto sonoro, che vanta musiche e doppiaggio in linea con quanto visto due anni fa. Insomma: non è cambiato poi molto dal 2021, ma questa affermazione non deve avere per forza un’accezione negativa. Dopotutto ciò che era bello allora lo è ancora oggi.
Tales of Arise: Beyond the Dawn non è certo un DLC coraggioso o innovativo. Si tratta, in fin dei conti, di un contenuto aggiuntivo dal prezzo non certo economico, ma che espande gli avvenimenti ai quali abbiamo assistito due anni fa. Se sentite la mancanza di Alphen, Shionne e degli altri personaggi, Beyond the Dawn è un acquisto obbligatorio. Se, invece, non avete alcuna fretta, potete tranquillamente aspettare la prima ondata di sconti per poter tornare a scagliare magie al fianco di un cast tanto appassionante. Tales of Arise rimane, a distanza di due anni, un titolo meraviglioso. Un titolo che, se non avete ancora giocato, dovete assolutamente recuperare e che speriamo possa essere una solida base per il futuro del franchise.