Taiko no Tatsujin: Rhythm Festival, il miglior capitolo della serie | Recensione

Taiko no Tatsujin: Rhythm Festival punta a essere il miglior capitolo della saga, sia per scelta di brani che per modalità, e ci riesce

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Con l'arrivo di Nintendo Switch i fan di Taiko No Tatsujin hanno potuto finalmente mettere le mani sugli ultimi capitoli (anche sulle altre piattaforme) senza dover per forza importare i giochi dal Giappone, tamburo compreso. Bandai Namco Entertainment sembra finalmente credere anche in occidente occidente dell'arcade musicale. Taiko no Tatsujin: Rhythm Festival è infatti il secondo capitolo del franchise a uscire quest'anno, dopo il debutto di The Drum Master a fine gennaio su Xbox.

Disponibile dallo scorso ottobre, Taiko no Tatsujin: Rhythm Festival punta a essere il miglior capitolo della saga, sia per scelta di brani che per modalità. Inoltre è il primo gioco della serie ad introdurre un pass aggiuntivo. Con tutte queste aggiunte, è impossibile non parlare bene della nuova avventura di Don-Chan, nonostante ci sia ancora qualche magagna qui e là.

taiko rhythm festival

Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, la serie di Taiko è tra gli arcade musicali più amati in terra nipponica. Il giocatore deve suonare la nota giusta a tempo e può servirsi o dei pulsanti del controller o del tamburo (venduto in un'edizione speciale del gioco). La difficoltà è variabile e la tipologia di brani va dalle sigle degli anime alla musica dei videogiochi.

Va sottolineato che Taiko è da sempre una serie totalmente giapponese. Sebbene non manchino brani di musica classica, potete trovare diverse canzoni pop o dei VOCALOID (in sezioni piuttosto corpose). Queste scelte nelle playlist rendono Taiko no Tatsujin una serie che punta a una sola determinata fetta d’utenti, e che per forza di cose potrebbe non incontrare i gusti musicali di tutti i giocatori.

Con questo capitolo però, pare che Bandai si voglia aprire anche ad altri gusti, e tra i brani spicca perfino He's A Pirate di Hans Zimmer (la theme principale di Pirati dei Caraibi!). Mentre con brani come Gurenge (da Demon Slayer), Moonlight Densetsu (da Sailor Moon), Butter-Fly (da Digimon Adventure), Maka Fushigi Adventure! (da Dragon Ball), gli amanti delle serie anime avranno pane per i loro denti.

Rhythm Festival

Sullo sfondo dei settantasei brani disponibili c'è ovviamente una nuova avventura di Don-chan. Abbandonate le atmosfere GDR di Rhythmic Adventure Pack, il piccolo tamburello torna a una storia più classica. Al fianco del nuovo arrivato Kumo-kyun, Don-Chan dovrà allenarsi per diventare il miglior performer del Rhythm Festival. La storia fa ovviamente solamente da sfondo alla nostra voglia di suonare e non racconta nulla di vagamente memorabile.

La forza della serie sta ovviamente nel gameplay, e per sbloccare i nuovi capitoli della storia dovrete fare una cosa sola: suonare, suonare e ancora suonare! Non importa in che modalità, o a che difficoltà, perché ogni brano vi ricompenserà con un po' di punti. Con queste ricompense sbloccherete gli immancabili outfit per Don-chan, monete con cui comprarli e ovviamente i già citati capitoli della storia.

taiko rhythm festival

La prima grande novità di Rhythm Festival è relativa all'allenamento. In passato era possibile provare l'intero brano prima di eseguirlo, questo capitolo fa invece un ulteriore passo verso i novizi, permettendo di provare una determinata sezione alla difficoltà di nostra scelta. Si tratta di un 'aggiunta a dir poco fondamentale nel caso poi vogliate approfondire il gameplay di Taiko, soprattutto nei brani alle difficoltà più alte. Grazie alla pratica nelle sequenze scelte, potrete memorizzare il pattern di note così da non compiere errori fatali e raggiungere punteggi incredibili.

Potete anche cimentarvi nell'inedita modalità “Grande guerra dei Tamburini” in cui dovrete creare il vostro esercito di giocattoli e marciare sui vostri avversari. Ogni sfida non solo vi darà punti progresso, ma sbloccherà nuovi giocattoli da aggiungere al vostro esercito. La modalità è molto interessante, peccato che, come vedremo anche tra poco, nelle sfide online si fatichi ancora a trovare giocatori attivi.

taiko rhythm festival

Torna anche La Band di Don-Chan, in cui potrete affrontare una selezione di venti canzoni (tra cui Life Will Change di Persona 5) con altri tre amici (o bot). La particolarità di questa modalità è che ogni giocatore avrà il suo spartito da seguire, con note all'unisono e strumenti diversi. L'unica pecca è che si può affrontare solo in locale, limitando decisamente il numero di occasioni disponibili.

C'è nessuno?

Il vero problema di Rhythm Festival è proprio il suo comparto online. Più delle volte deserto, sia in partita classificata che in abbinamento casuale, abbiamo affrontato pochissime sfide, molto spesso con utenti stranieri. In quei pochi casi però il netcode si è rivelato stabile, e ci ha permesso di concludere la canzone senza intoppi.

La speranza è che, con l'aggiunta del Taiko Music Pass, passi un po' di tempo prima dell'uscita di un nuovo capitolo, e gli interessati si riversino nei server di gioco nelle prossime settimane. Il Taiko Music Pass è la vera e propria ciliegina sulla torta, che consacra Rhythm Festival come miglior capitolo della serie.

Per una cifra irrisoria (3.99 al mese) avrete a disposizione oltre 500 brani (con nuove aggiunte ogni settimana) da poter suonare in tutte le modalità (online compreso). Un'aggiunta adottata da qualche anno anche da Just Dance e simili, che permette di riutilizzare i brani dei vecchi capitoli senza pesare sulle tracklist inedite.

taiko rhythm festival

Al netto di qualche problema di matchmaking, Taiko no Tatsujin: Rhythm Festival è il capitolo migliore della serie. Con una scelta che può essere ampliata grazie al comodo Music Pass, l'ultima avventura di Don-chan farà la gioia di tutti gli amanti dell'arcade musicale. Ponderate inoltre l'acquisto dell'edizione con tamburo, perché non solo potrete usarlo nelle uscite future del franchise, ma andrà a migliorare nettamente la vostra esperienza.

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