Superworld vol. 1: Ghetto Party, la recensione
Abbiamo recensito per voi il primo volume di Superworld, fumetto di supereroi francese portato in Italia da RW Lineachiara
La serie, che vede impegnati ai testi Jean-Marc Rivière e la nostra Francesca Follini ai disegni, si svolge in una realtà alternativa alla nostra, realtà nella quale la comparsa di post-umani nel XX secolo ha radicalmente cambiato la Storia: le guerre fra nazioni sono oramai un lontano ricordo, come anche gli arsenali bellici oramai dismessi, e gli abitanti della Terra tutta si sono uniti per debellare una minaccia aliena, cosa riuscita soprattutto grazie alla linea di difesa rappresentata da uno svariato numero di individui dotati di super-poteri. Il pianeta da tempo vive un'epoca di pace e prosperità, grazie alla messa in orbita di uno speciale scudo in grado di respingere ogni pericolo proveniente dallo spazio: l'attivazione del suddetto è però costata cara, dato che ha provocato l'improvvisa scomparsa di un'intera generazione di eroi, lasciando sulla Terra solo i figli di questa. Nel presente, quindi, gli unici post-umani sono ragazzi e ragazze adolescenti (eccezion fatta per qualche anziano superstite): poco male, però perché la situazione mondiale non necessita di super-poteri. Tanto che i giovani potenziali eroi sono costretti a indossare speciali cavigliere in grado di rilevare l'emissione di Torio 232, un particolare isotopo che viene rilasciato quando i post-umani fanno ricorso alle loro speciali abilità. Questa costrizione è però ben ricompensata: i super vivono infatti in lussuosissime ville situate a Parigi nei pressi della Torre Eiffel e ricevono un'ingente pensione per starsene tranquilli senza far nulla nelle loro giornate. Ma non è tutto oro quel che luccica: di fatto i post-umani sono isolati dal resto degli uomini e vivono in un ghetto con tanto di recinzioni, cancelli, telecamere e armi automatiche. Protagonista della storia è la giovane Tamara, figlia del più grande supereroe del passato (scomparso nel suddetto incidente), la quale non è apparentemente dotata di poteri e deve convivere con il fratello post-umano e altri super-inetti che non sanno che fare delle loro esistenze e passano il tempo a cazzeggiare impunemente. Inutile dire che tale situazione di precario equilibrio è destinata ad andare a rotoli facilmente, basterà una piccola spinta, o forse un lanciamissili coreano.
Non si può non elogiare il lavoro di Francesca Follini alle matite: l'artista italiana realizza tavole bellissime, grazie al suo disegno dal tratto moderno e dettagliato, che riesce a fondere il cartoon e il manga con il realismo anatomico europeo. Oltre a conferire grande carica visiva ed espressività ai suoi soggetti, la Follini si dimostra anche estremamente abile nel ritrarre le architetture della capitale francese (di questa realtà alternativa) con una precisione impressionante.