Superman/Madman di Mike Allred, la recensione
Abbiamo recensito per voi Superman/Madman di Mike Allred, pubblicato da RW Edizioni - Lion Comics
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Bizzarro [agg.]: Che attrae l'attenzione per la sua stranezza e originalità.
Bizzarro: diversamente non può essere definito il crossover tra Superman e la fortunata creazione di Mike Allred, Madman, apparso per la prima volta nel 1992 sulle pagine della rivista Grafik Muzik. In occasione dell’ospitata dell’artista americano a Napoli Comicon 2018, RW Edizioni ha deciso di riproporre in un volume cartonato i tre numeri della miniserie Superman/Madman Hullabaloo!, usciti oltreoceano nel 1997, arricchendolo nella versione deluxe di sedici pagine extra.
Rispettando la tradizione dei crossover, i due universi narrativi si incontrano in un’avventura dal sapore sci-fi che attinge a piene mani dall’immaginario dei fumetti anni ’60: mostri, macchinari avveniristici e viaggi interdimensionali caratterizzano queste pagine in cui si torna a respirare quell’atmosfera tipica della Silver Age. Il tutto, ovviamente, viene riletto attraverso il tocco originale e psichedelico di Allred, e la lettura scorre piacevole, carica di quel sense of wonder tipico della letteratura fantascientifica.
Nonostante la leggerezza dei toni e l’ingenuità alla base nello sviluppo della prima parte del volume, il fumettista statunitense non perde l’occasione di inserire una riflessione sull’esistenza di Dio. A tal proposito, è giusto ricordare che, all’epoca della pubblicazione della miniserie, Kal-El era da poco ritornato in vita dopo la drammatica storia La Morte di Superman, mentre Madman è il risultato di un esperimento volto a riportare in vita il cadavere della vittima di un incidente stradale. Entrambi, quindi, sono accomunati da un'esperienza analoga che offre lo spunto per un parallelismo tra due approcci diversi alla fede.
Nel realizzare questo crossover, Allred utilizza la caratterizzazione primigenia dell’Azzurrone, vicina a quella ideata da Jerry Siegel e Joe Shuster nel 1933, mentre Frank resta il personaggio riflessivo, travagliato e combattuto che abbiamo conosciuto nella serie a lui dedicata. I comprimari si prestano al ruolo di spalla valorizzando le azioni e le riflessioni dei protagonisti indiscussi di questa bizzarra avventura.
Come sempre, l’arte di Allred è uno spettacolo sublime per gli occhi: la sua poetica guarda dichiaratamente alla Pop Art, fa proprie le lezioni di Roy Lichtenstein e le applica nell’arte sequenziale. Ogni illustrazione trasuda dinamismo, trasmette la potenza di un alieno assurto al rango di dio e il dolore di un super eroe alla ricerca del proprio passato. Le colorazioni a tinte piatte di Laura Allred completano un affresco accattivante e di grandissimo valore.