Superior Spider-Man vol. 1: Complesso di superiorità, la recensione
L'esordio della nuova serie di Superior Spider-Man risulta privo di mordente, offrendo una vicenda piatta e a tratti prevedibile
Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.
Tra le versioni alternative dell’Uomo Ragno, Superior Spider-Man occupa un posto speciale nel cuore dei fan. Nel 2012, il personaggio che vede la mente del Dottor Octopus nel corpo di Peter Parker è stato al centro di una serie Marvel NOW! molto amata, scritta da Dan Slott (Fantastic Four) e disegnata da Ryan Stegman (Venom). Oggi, Otto Octavius torna protagonista di nuove avventure firmate da Christos Gage (Amazing Spider-Man) e Mike Hawthorne (Deadpool), presentate da Panini Marvel Italia in un brossurato dal titolo Complesso di superiorità.
Purtroppo, però, il ritorno della versione più cinica del Tessiragnatele rappresenta la lettura meno convincente di questo agosto ricco di proposte ragnesche, e approcciandoci a questi primi capitoli della sua nuova serie non rileviamo spunti di interesse che ci portino ad attendere con curiosità i prossimi appuntamenti.
"Gage si limita a riproporre uno schema già visto, consegnandoci un arco narrativo piatto e a tratti prevedibile."Detto ciò, nonostante la riproposizione di espedienti ereditati dalla serie primigenia, l'inizio di questo nuovo capitolo della vita del Ragno poco eroico non è paragonabile in termini qualitativi alle uscite ragnesche che lo attorniano sullo scaffale della fumetteria, dal gustoso Rinnovare le promesse al frizzante esordio della nuova serie dedicata a Miles Morales. Tra le pagine di Complesso di superiorità manca la magia, l'originalità, il calore di questi titoli, così come dell'ammiraglia Amazing Spider-Man, saldamente nelle mani di Nick Spencer. In sintesi, come già successo con Spider-Geddon, Gage si limita a riproporre uno schema già visto, consegnandoci un arco narrativo piatto e a tratti prevedibile.
Un discorso simile può essere esteso anche alla componente artistica: per quanto prive di errori formali o anatomici, le tavole di Hawthorne sono ben lontane da quelle della serie originale: non esaltano il dinamismo del protagonista e, in generale, l'espressività dei personaggi, andando così a minare le sequenze di scontro e quelle di dialogo. Decisamente meglio nella fase iniziale (in particolare durante la battaglia contro Terrax), l'artista statunitense appare poco ispirato soprattutto con l'entrata in scena dei personaggi mistici, i quali avrebbero richiesto tutt'altro trattamento dal punto di vista artistico.
Insomma, Otto Octavius potrà anche essere uno Spider-Man "superiore" in quanto efficacia, ma in questa occasione gli abbiamo preferito il suo acerrimo rivale.
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