Superior Spider-Man 1, la recensione
La recensione del debutto di Otto Octavius come nuovo Spider-Man
Caporedattore, ex grafico e illustratore, appassionato di tutto ciò che è narrazione per immagini.
La “questione Mary Jane”, per certi versi la più spinosa in un fumetto supereroistico caratterizzato sin dagli esordi da venature soap, viene archiviata in fretta quando avrebbe potuto rappresentare uno degli aspetti più angoscianti di questa nuova fase ambigua del personaggio. La vita civile dell’antipatico Superior Peter Parker diviene presto materia per facili parodie: alla Horizon Labs, dove lavora, si abbiglia come un classico scienziato pazzo mentre i colleghi alzano il sopracciglio non curandosi più di tanto del suo nuovo atteggiamento snob. Il già citato ectoplasma di Peter viene introdotto forse troppo presto (alla fine del primo episodio): sì, il corpo senza vita di Otto Octavius è ancora caldo quando lo spirito del nipote di zia May entra a far parte del cast della serie, ritagliandosi una parte a tratti tragicomica nel suo essere petulante. A conti fatti il punto debole della serie pare proprio essere l’aspetto emotivo, centrale in qualunque storia basata sullo scambio di identità, gestito con troppa leggerezza. L’unico spunto davvero interessante prende corpo solo verso la fine dell’albo, quando Carlie Cooper, ex fiamma di Peter, comincia a capire che qualcosa non quadra.
Proprio in virtù di questo, con la sterzata narrativa rappresentata dalla dipartita di Peter Parker (in Italia su Amazing Spider-Man 600, contenente l’originale ASM #700), in molti si auguravano un cambio di marcia, ma leggendo le tre storie di questo Superior Spider Man 1 edito da Panini Comics, si fatica a credere che di vero rilancio si tratti. Tutti i difetti che mettevano Amazing tra le serie più bisognose di una ventata di Marvel NOW! sono ancora riscontrabili in Superior. Anche prendendo in considerazione l’aspetto grafico la valutazione non migliora: il talentuoso Ryan Stegman, che fece faville su Fantastic Four e Scarlet Spider, qui appare decisamente meno in palla. Le sue tavole sono al solito dinamiche, improntate sull’azione ma anche parecchio tirate vie e presentano diversi personaggi abbozzati. Resta da vedere come se la caveranno Humberto Ramos e il nostro Giuseppe Camuncoli nei prossimi episodi. Piaccia o non piaccia, Superior Spider-Man è comunque un grande successo commerciale e negli States è tutt’ora la serie Marvel più venduta. Non c’è dubbio che ci siano ancora tutte le potenzialità affinché le storie diventino più curate e appassionanti. Basta dare una letta alle ospitate di questo rinnovato Uomo Ragno sulle altre testate Marvel, The Avengers e Daredevil tra le altre, per rendersi conto che ci sarebbe molto da dire. Peccato che i Waid e gli Hickman non crescano sugli alberi.