Supergirl 6x12 "Blind Spots": la recensione
Azie Tesfai firma l'episodio 6x12 di Supergirl, portando sullo schermo una delle puntate più intense degli ultimi anni per lo show
Supergirl 6x12 "Blind Spots": la recensione
In una sorta di flashback la puntata riprende la narrazione dal crollo delle case popolari avvenuto qualche settimana prima, che ospitavano tra gli altri Orlando ed il fratellino, di cui Kelly si era occupata in quanto assistente sociale. Mentre i Super Amici sono concentrati sul compito di dare la caccia a Nyxly, la moglie di Alex si trova sostanzialmente da sola a dover affrontare le conseguenze della tragedia sugli abitanti del quartiere, di prevalenza afroamericani, ed il Consigliere Rankin.
L'aspetto più riuscito dell'episodio 6x12 di Supergirl è sicuramente il senso di profonda frustrazione vissuto da Kelly mentre cerca di aiutare gli abitanti delle Heights, rimasti senza casa e costretti in un ospedale con pochi mezzi per aiutarli e tutti affetti da una misteriosa malattia che li sta debilitando; una frustrazione che non arriva solo dal dover combattere contro un sistema che sembra ignorare regolarmente i più bisognosi, ma persino contro le persone che dovrebbero schierarsi naturalmente al suo fianco, come i suoi amici e l'amore della sua vita. Che Supergirl ed il resto del team trattino di fatto le vittime del crollo come danni collaterali che è possibile ignorare, è un profondo colpo all'essenza stessa del supereroe, che mai come in questo caso si dimostra fallibile e fragile di fronte ad un problema che dimostra di non comprendere nella sua interezza.
Del dolore di Kelly per l'indifferenza dei suoi amici, abbiamo anche particolarmente apprezzato il modo in cui si confronti poi con Kara, quando quest'ultima le parlerà chiedendole scusa per il suo comportamento. La semplicità con cui Kelly spiega che il problema del razzismo endemico sia impossibile da capire per qualcuno che non lo ha vissuto ed il modo in cui in un certo senso la assolva dicendo che questo non faccia necessariamente di lei una razzista, ma solo una persona che dalla sua posizione di privilegio non potrà mai comprendere il problema, per non averlo mai vissuto, è forse uno dei più onesti e sinceri momenti di televisione che abbiamo visto da molti anni, in buona parte anche grazie all'eccezionale interpretazione di Azie Tesfai ed alla presenza stessa di David Ramsey e a quello che il suo supporto significa.
La soluzione, che sembrerebbe così semplice a dirsi, sarebbe quantomeno quella di ascoltarsi e cercare, quando possibile, di portare supporto e soprattutto speranza, una parola che dovrebbe essere ben nota ad un faro di speranza come Supergirl, che tuttavia fallisce miseramente alla prova dei fatti.
La metafora del Consigliere Rankin che succhia letteralmente la vita dai suoi potenziali elettori per usare il suo potere per profitto è invece meno efficace e sottile in una puntata così intensa e sentita, cosi come questo riuscitissimo episodio 6x12 di Supergirl non riesce, nel complesso, a superare i difetti di questa stagione, che fatica ancora a trovare una direzione coesa, un problema dal punto di vista narrativo per qualsiasi show, che diventa persino più preoccupante nel caso di un'ultima stagione come questa 6^ di Supergirl.
La 6^ ed ultima stagione di Supergirl va in onda negli Stati Uniti ogni martedì su The CW.