Supergirl 5x15 "Reality Bytes": la recensione
Per rubare un'espressione alla letteratura, Reality Bytes, 15° episodio della 5^ stagione di Supergirl, affronta il tema della banalità del male
Per rubare un'espressione alla letteratura, Reality Bytes, quindicesimo episodio della quinta stagione di Supergirl, affronta il tema della "banalità del male" affondando i denti, almeno per quanto concerne la trama dedicata a Nia Nall (Nicole Maines), alias Dreamer, nella triste realtà. Per contrasto, che in questo episodio si sente in maniera quasi esponenziale, la storyline che vede protagonista Alex e marginalmente anche Kelly e J’onn, si svolge letteralmente ed idealmente in una realtà alternativa.
Dove invece gli autori tirano fuori dal cilindro un ottimo episodio, è nella cura con cui affrontano la trama dedicata a Dreamer. Come serie, Supergirl, che già porta da sempre alta la bandiera di essere una serie TV con protagonista una supereroina dei fumetti, da quando ha introdotto il personaggio interpretato da Nicole Maines, non è sempre stata capace di sfruttare le potenzialità di avere tra le sue fila la prima eroina transgender della storia della televisione, un problema a cui si pone parziale rimedio proprio con Reality Bytes.
Quando Yvette, la sua coinquilina, viene infatti aggredita e presa di mira non solo per essere una trans, ma anche per il suo legame con Dreamer, il mondo di Nia comincia a vacillare. La puntata affronta il problema della transfobia con lucido realismo, fornendo non solo dati stati statistici autentici, ma sottolineando come, nella comunità LGBTQ, i cui membri sono vittime di una crescente violenza, le persone di colore siano persino più ad alto rischio di altre. Gli autori, inoltre, scelgono anche un antagonista particolarmente efficace: l'uomo che se la prende infatti con Yvette e Nia non è un qualche strano metaumano o alieno i cui poteri sono fuori controllo, quanto piuttosto la perfetta epitome della pochezza umana, un ragazzo dai lineamenti piacevoli, una persone che chiunque penserebbe, a prima vista, possa essere interessante e che invece, a causa della sua ignoranza e dei suoi pregiudizi, smette di comportarsi in maniera umana e, a suo dire, usa la violenza per difendersi da una minaccia inesistente, solo perché le sue vittime non si adeguano ai suoi standard di normalità. Non è solo il modo in cui viene rappresentato questo atipico "cattivo di puntata" ad essere interessante, ma anche e soprattutto la reazione di Dreamer che, dopo aver cercato una strada di tolleranza, decide di farsi giustizia da sola e, quando viene convinta da Supergirl a non abbassarsi al livello del suo aggressore, resta comunque con una sensazione di inadeguatezza per non essere riuscita a proteggere qualcuno a cui teneva, pur avendo a disposizione i suoi super poteri.
Nonostante qualche dialogo eccessivamente sdolcinato, come era lecito aspettatesi dalla serie, Reality Bytes resta un episodio ben scritto e soprattutto ben recitato dalla Maines, che avrà comprensibilmente avuto particolarmente a cuore l'argomento trattato nella puntata.
La quinta stagione di Supergirl va in onda negli Stati Uniti ogni domenica su The CW, mentre in Italia è trasmessa su Premium Action.