Supergirl 5x10 "The Bottle Episode": la recensione [MIDSEASON PREMIÈRE]

Con la nascita di Terra-Prime, Supergirl è una delle serie maggiormente influenzate dagli eventi del crossover, vediamo come nella midseason première

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Supergirl 5x10 "The Bottle Episode": la recensione [MIDSEASON PREMIÈRE]

Considerato come si è conclusa la Crisi sulle Terre Infinite, con la fusione di Terra-38, Terra-1 e Terra-73 in Terra-Prime, era inevitabile che Supergirl finisse per essere una delle serie maggiormente influenzate dagli eventi del crossover. E che le cose siano profondamente cambiate in quella che una volta era Terra-38 lo si evince fin da subito grazie alla presenza si Lex Luthor: il ritorno sulla scena di Jon Cryer, anche se la sua non sarà necessariamente un presenza fissa, è qualcosa da cui la serie ha solo da guadagnare essendo l'attore riuscito a conquistare pubblico e critica con un'interpretazione dell'iconico personaggio davvero degna di nota, non sorprende quindi che gli autori abbiano trovato un modo per coinvolgerlo nuovamente nell'azione, dandogli peraltro un ruolo inaspettato nella sua rinnovata figura di filantropo e protettore degli abitanti di Terra-Prime, nel suo ruolo di proprietario della LuthorCorp e quindi del DEO, quanto meno agli occhi del mondo che non sia costituito da quegli eroi che hanno combattuto e sconfitto Anti-Monitor nella crisi ed i cui ricordi di quanto avvenuto sono stati ripristinati da J'onn J'onzz, uno dei 7 campioni.

Con gli abitanti di questo nuovo mondo ai suoi piedi ed i suoi vecchi nemici che continuano a guardarlo con la stessa diffidenza che hanno sempre comprensibilmente dimostrato nei suoi confronti, gran parte di questo episodio è incentrato nel tentativo degli autori di rendere credibile una convivenza tra un personaggio che fino a qualche mese fa non avrebbero potuto occupare il medesimo spazio degli altri protagonisti dello show senza iniziare con loro una guerra. E ci riescono. Lex stesso, perfettamente consapevole di non poter ingannare le sorelle Danvers, propone loro una sorta di patto di convivenza in cui entrambi si controlleranno a vicenda senza mettersi i bastoni tra le ruote in maniera troppo plateale, un accordo che Supergirl e Alex finiranno per sottoscrivere per convenienza e in mancanza di alternative, più che per un autentico desiderio di non belligeranza.

Lex Luthor continua infatti ad essere ai loro occhi il nemico pubblico numero uno ed i loro sospetti vengono immediatamente confermati da ciò che il geniale manipolatore, l'unica persona che sia di fatto riuscita a cavalcare la crisi traendone un completo vantaggio, sta tramando nell'ombra assieme al sangue del suo sangue.
In molti si domandavano come sarebbe stata la Lena Luthor post-crisi, non disdegnando la possibilità che dimenticare tutto quello che aveva fatto nel passato con il suo progetto NonNocere potesse essere un modo per salvarla dalla china moralmente discendente che il personaggio aveva intrapreso, ma anche in questo caso gli autori hanno consapevolmente (e saggiamente) scelto di non abbandonare questa trama, rivelando che grazie ad un accordo tra Lex e The Monitor, in cambio della sua collaborazione nella crisi, l'uomo ha preteso che sua sorella ne uscisse viva e con i suoi ricordi intatti allo scopo di allearsi con lei per far tornare a risplendere il nome dei Luthor.

La scelta di Lena, che nonostante quanto avvenuto non sembra aver perso nemmeno un'oncia della sua ostilità nei confronti di Kara, che al contrario continua a difenderla con caparbia determinazione, sarà quindi tra la sua ex amica ed il fratello, che le proporrà anche di aiutarla con il suo progetto NonNocere, e nonostante un apparente ed iniziale indecisione, grazie all'intervento della madre Lillian, Lena finirà per scegliere il male minore: l'alleanza con il fratello di cui sa di non potersi fidare, piuttosto che quella con l'amica il cui tradimento brucia ancora. Mentre la sua stessa morte ha in un certo senso portato consiglio a Lex, trasformandolo in qualcuno più prudente ed accorto (e di conseguenza anche più pericoloso), Lena resta invece saldamente ferma sulle sue posizioni, senza concedere a Kara il beneficio del dubbio o tantomeno il perdono, un nodo che prima o poi verrà probabilmente al pettine quando dovrà inevitabilmente affrontare le conseguenze e prendersi la responsabilità delle sue scelte sbagliate.

Come gli autori non hanno abbandonato il progetto NonNocere, così nell'episodio si torna a parlare di Leviathan con Cara Buono (Gamemnae) che viene reintrodotta nella storia con il nome di Gemma Cooper come membro del Consiglio di Amministrazione della Obsidian North ed ex mentore universitaria di Andrea Rojas, che anche in questa realtà è la mente dietro al lancio del progetto di realtà virtuale delle lenti a contatto della società.

Leviathan finisce così nuovamente sotto ai riflettori, attraendo l'attenzione di Lex Luthor, grazie alla seconda e decisamente più pasticciata trama della puntata che vede come protagonisti diversi doppelgänger di Brainiac-5.

Nonostante la convincente interpretazione di Jesse Rath, che veste nell'episodio i panni di ben 4 Brainy diversi, compreso quello di Terra-Prime, affiancato da una quinta Brainy donna, interpretata invece dalla vera sorella di Jesse Rath, Meaghan, che si concluderà con la decisione del personaggio di abbracciare il suo vero potenziale, rinunciando agli inibitori della personalità che gli sono stati imposti fin da piccolo dal padre per paura che ereditasse la spietatezza, per iniziare una missione segreta al fine di sconfiggere Leviathan per la quale non solo finirà per la lasciare Nia, ma si alleerà anche in segreto con Lex Luthor.

Sebbene lo scopo finale di questa trama sia stato appunto quello di creare questa inaspettata joint venture tra il nuovo Brainy, più simile a quello dei fumetti, e Lex contro un comune nemico, il tutto avviene attraverso qualche passo falso degli autori che, nello specifico, non fanno solo ripetere più volte a diversi personaggi che il multiverso è stato distrutto, quando sappiamo invece che il sacrificio di Green Arrow ha evitato proprio questa potenziale tragedia creandone uno nuovo, ma non spiegano nemmeno bene la posizione del Brainy cattivo, che aveva miniaturizzato il suo mondo poco prima che venisse colpito dall'onda di antimateria al fine di salvarlo e che voleva ripristinarlo rischiando di distruggere Terra-Prime.

Quella che The Bottle Episode delinea, è nel complesso una realtà molto diversa da quella pre-crisi, con molti doppelgänger, "orfani" dei loro ex mondi ed esuli senza patria ed alcune nette differenze, come la storia di William Dey di Terra-Prime, che confessa a Kara di aver accettato il lavoro alla CatCo per spiare la LuthorCorp invece che Andrea Rojas, ma che non abbandona le sue principali trame: la lotta a Leviathan, il ruolo della Obsidian North ed il progetto NonNocere di Lena, aggiungendo al mix un Lex Luthor in splendida forma.

In una breve nota a margine, oltre alla confusione causata dallo stato attuale del nuovo multiverso che sembra contrastare con ciò che abbiamo visto in Crisi, almeno secondo le dichiarazioni di alcuni dei personaggi di Supergirl e quanto meno per mancanza di una più dettagliata spiegazione, l'episodio è caratterizzato anche dalla peggiore scelta che sia mai stata fatta in termini di colonna sonora, con It’s Gonna Be Me degli NSYNC che accompagna la scena di lotta nel bar di Al, rendendola totalmente ridicola e quasi "stonata".

https://www.youtube.com/watch?v=hDSafTu3Zyk

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