Supergirl 5×04 "In Plain Sight": la recensione

Nell'episodio in cui Mehcad Brooks si congeda dalla serie, Lena continua a tramare alla spalle di Supergirl e William Dey viene riabilitato

Condividi
Spoiler Alert
Nella conclusione della trama con protagonisti J’onn e suo fratello Malefic, Supergirl mette in evidenza un problema al quale abbiamo già fatto cenno in precedenza, la sua tendenza cioè a concludere con troppa fretta alcune storyline, dando peraltro per scontato che il pubblico possa instaurare un legame emotivo con personaggi introdotti solo da pochi episodi e possa quindi, nello specifico, provare delle autentiche emozioni per la brusca conclusione del rapporto conflittuale tra i due.

Il senso di colpa che J’onn si porta dietro dopo aver scoperto di aver cancellato dalla memoria di tutti l'esistenza del fratello, incombe su tutto l'episodio, come la sua reticenza nel raccontare la verità a Kara ed Alex che viene comunque fuori quando Malefic si impossessa ad insaputa di tutti di Alex allo scopo di esporre il fratello e vendicarsi di lui allontanandolo da quella che considera essere la sua famiglia. Nonostante i tentativi di tenerlo lontano dal DEO, solo l'intervento di Lena permetterà di risolvere la questione quando quest'ultima si unirà al Team dei Superamici, come lo definisce la stessa ragazza d'acciaio, per riparare l'arma che può rispedire Malefic nella Zona Fantasma. Nonostante i vani tentativi di J’onn di farsi perdonare dal fratello e di riuscire a stabilire con lui un legame, alla fine si vedrà costretto ad usare l'arma di Lena, pensando così di averlo rispedito da dove era fuggito. Alla fine dell'episodio, tuttavia, viene rivelato come Lena abbia manipolato il raggio, per trasportare Malefic nel suo laboratorio e chiedere così il suo aiuto, dimostrando come la china che il personaggio ha ormai preso da tempo, sia sempre più preoccupante e forse irrimediabilmente discendente.

Sebbene la conclusione del conflitto tra J’onn e Malefic sia solo rimandata, nel complesso In Plain Sight risulta un episodio eccessivamente scollegato, in cui le varie trame non riescono mai davvero ad interagire tra loro, il che potrebbe non essere un problema così grave se questa non fosse la puntata in cui James Olsen si congeda dalla serie.
Il personaggio interpretato da Mehcad Brooks non ha mai davvero trovato il suo posto in Supergirl, ed è passato nel tempo da interesse sentimentale di Kara, a giornalista impegnato e supereroe, fino a diventare direttore ad interim della CatCo, senza mai riuscire ad avere un ruolo ben definito. Il fatto che persino nell'episodio del suo addio, James non sia il protagonista indiscusso della trama, ma la sua storia sia delegata ad un pallido B-plot, la dice lunga sull'incapacità degli autori di dare un vero senso al personaggio. Costretto a lasciare National City con Kelly, per proteggerla da Malefic, i due fratelli Olsen tornano a Calvintown, in cui sono stati cresciuti da una certa zia Vi, che non comparirà mai in tutto l'arco dell'episodio, per trovarla investita dai pesanti effetti di una crisi economica causata in parte dalla costruzione di un carcere che domina ora la città e non solo in senso architettonico. Cercando di capire cosa stia accadendo e perché molti degli abitanti di Calvintown abbiamo subito condanne inspiegabilmente severe per piccoli crimini, l'uomo che poteva scegliere tra candidarsi al Senato o diventare responsabile dei media per lo Smithsonian, decide di tornare invece alle sue origini e di comprare il giornale locale per poter combattere lo status quo e risollevare le sorti della cittadina aiutandone nel contempo gli abitanti. Sebbene questa trama in sé avrebbe potuto essere una valida chiusura della storia di Brooks, che gli showrunner Robert Rovner e Jessica Queller hanno già dichiarato potrebbe tornare come guest star in futuro, il vero problema è che tutto quello che lo riguarda resta completamente separato dall'azione centrale e dai suoi amici, rafforzando - scena finale dei saluti a parte - quel senso di non appartenenza che ha sempre caratterizzato la presenza stessa di James Olsen nello show.

La palma della trama più riuscita dell'episodio va invece all'indagine di Nia e Kara su William Dey (Staz Nair) che dopo una visita a Messico City, la scoperta di un finto cadavere e la decriptazione di un misterioso codice, conduce Kara in un anonimo appartamento di National City, dove il suo odiato collega si vede costretto a confessarle di stare lavorando sotto copertura per il Times Of London, di non essere affatto l'arrogante canaglia che sembrava, di non avere una moglie (e qui sentiamo già odore di ship!) e di stare indagando su Andrea Rojas e sulla sua pericolosa famiglia, dalla quale prega Kara di stare alla larga. Sebbene la parola non venga mai pronunciata e considerato che non abbiamo ancora visto traccia di questa storyline in questa stagione, riteniamo sia possibile che la nuova proprietaria della CatCo e la famiglia di cui farebbe parte, sia connessa in qualche modo a Leviathan, la misteriosa organizzazione il cui nome è emerso alla fine della scorsa stagione.

La quinta stagione di Supergirl va in onda negli Stati Uniti ogni domenica su The CW.

Continua a leggere su BadTaste