Supergirl 4×10 “Suspicious Minds”: recap e commento

La nostra recensione del decimo episodio della quarta stagione di Supergirl intitolato "Suspicious Minds"

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Recap

Dopo essersi rifiutata di rivelare al governo la sua identità segreta, Supergirl è stata congedata dal D.E.O. Adesso, la super eroina lotta in difesa degli innocenti in modo indipendente, ma ciò non cambia di una virgola la sua missione, come dimostra il pronto soccorso prestato dalla kryptoniana all'equipaggio di una nave militare attaccata da misteriosi e pericolosissimi alieni (invisibili).

La verità dietro a questo attacco svela una terribile cospirazione governativa, volta a trasformare dei giovani extraterrestri in armi viventi al soldo del governo, con il Colonnello Haley pesantemente convolto. Quest'ultima è inoltre più determinata che mai a scoprire l'identità civile di Supergirl, cosa che mette a forte rischio sia Alex che tutti gli altri agenti del D.E.O. a conoscenza del segreto di Kara.

Nel frattempo, James e Lena risolvono le loro divergenze, con quest'ultima che è sempre più determinata a portare a termine, con successo, il suo progetto segreto. Intanto, Brainiac-5 cerca di convincere Nia ad abbracciare a pieno i suoi poteri.

In Russia, infine, la "Red Daughter" continua il suo addestramento.

Commento

"Supergirl vs. Predator": il titolo di Suspicious Minds avrebbe potuto tranquillamente essere questo, se non ci fosse stato di mezzo il copyright. La minaccia affrontata dalla protagonista e dai suoi alleati nel decimo capitolo della quarta stagione dello show è infatti un evidente rimando - e forse anche omaggio - agli Yautja, la temibile razza aliena killer del franchise lanciato con Predator (1987), pellicola diretta da John McTiernan. Anche i Morae - creazione originale dell'Arrowverse - hanno infatti spiccate abilità omicide, oltre al potere dell'invisibilità.

Tali premesse e ispirazioni permetto a Supergirl di tornare in scena nel 2019 con un episodio brioso e moderatamente avvincente, una spanna sopra a tanti altri capitoli della quarta stagione. Il cliffhanger finale - che vede Alex scegliere di dimenticare che sua sorella e Supergirl sono la stessa persona - crea un certo interesse per gli eventi futuri della serie TV, senza dimenticare il tanto annunciato e atteso arrivo della doppelgänger sovietica della protagonista.

Le sotto-trame legate al futuro eroico di Nia e al rapporto sempre più complesso tra James e Lena possiedono intrinsecamente grandi potenzialità, che lasciano ben sperare per la seconda parte della quarta stagione dello show, dopo un inizio sì molto attuale e pregnante, ma anche molto ondivago.

Di contro, la computer grafica che anima i Morae e ci mostra l'addestramento della "Red Daughter" in Siberia è molto raffazzonata, decisamente al di sotto degli standard dell'Arrowverse.

L'unico vero riferimento alla continuity a fumetti della DC Comics va in scena quando Brainiac-5 afferma di aver passato diciotto giorni sul pianeta Venegar, mondo alieno molto noto ai lettori delle serie legate alla Legione dei Super-Eroi, terra natale della villain Emerald Empress.

Il titolo dell'episodio, infine, è un evidente richiamo al brano musicale cult Suspicious Mind (1969) di Elvis Presley.

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