Supergirl 4×08 “Bunker Hill”: recap e commento

La nostra recensione dell'ottavo episodio della quarta stagione di Supergirl intitolato "Bunker Hill"

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Recap

I sogni di Nia si fanno sempre più drammatici, quando ha una visione di Agent Liberty alla quale ella stessa non riesce a credere. Confidandosi con Kara e Brainiac-5, la donna rivela di essere un'aliena in possesso di una straordinaria abilità: grazie ai suoi sogni, infatti, Nia riesce a prevedere il futuro. Con l'aiuto dei suoi due amici, la giovane riesce a controllare il suo potere, grazie al quale viene impedita una strage.

Nel frattempo, Manchester Black ha scoperto l'identità segreta di Agent Liberty, e si reca a casa di Ben Lockwood per un feroce faccia a faccia. L'uomo svela alla moglie di Lockwood il segreto di suo marito, prima di cercare di ucciderlo. Solo il pronto intervento di Supergirl e di Martian Manhunter - da remoto - impedirà la morte del criminale per mano di una persona resa folle dall'uccisione della sua amata.

Conseguentemente, Agent Liberty viene arrestato, mentre tutto il mondo scopre il segreto di Ben Lockwood. Questo epilogo, però, porta a conseguenze inattese.

Commento

Con Bunker Hill si chiude il primo atto della quarta stagione di Supergirl, finora discreta, senza particolari picchi positivi né negativi. L'epilogo - ma sarà davvero così? - della minaccia scatenata da Agent Liberty e dai suoi Children of Liberty è impostato in modo coerente, e particolarmente credibile. Le conseguenze della sconfitta del criminale, poi, gettano nuove ombre sul futuro della Ragazza d'Acciaio e di National City: il futuro prossimo dello show, infatti, ha grandi potenzialità, tra una Supergirl "fuorilegge" e il già annunciato arrivo della "Red Daughter", la misteriosa doppelgänger della protagonista. Speriamo che queste possano essere sfruttate al meglio.

Se da un lato un villain umano non solo nella sua fisicità, ma soprattutto nel suo modus operandi, e con un profilo "politico" estremamente attuale, ha permesso alla serie TV di proporre una narrazione particolarmente diversa rispetto alle stagioni precedenti (e soprattutto così grounded da far trovare i protagonisti spesse volte spiazzati, se non impotenti), l'introduzione nella storia di un personaggio come Manchester Black ha cambiato le carte in tavola. L'anti-eroe britannico, infatti, sta metaforicamente a rappresentare quella variabile impazzita che ha reso le sorti del conflitto abbastanza incerte, catalizzando così il climax - finora - conclusivo.

Bunker Hill segna anche il ritorno di Kevin Smith come regista di un episodio di Supergirl: contrariamente al passato, in questo caso non abbiamo notato il "tocco" di Smith, salvo il momento particolarmente epico in cui la protagonista vola portando con se un intero edificio. L'episodio, anzi, come altri prima di lui, ha dei momenti di decompressione evidente, e questo è uno degli aspetti su cui gli autori dovrebbero impegnarsi di più.

Ci sono delle note stonate, naturalmente: l'inserimento nel cast regolare dello show di un personaggio come Brainiac-5 si è rivelata una mossa finora poco azzeccata - il buon alieno oscilla tra l'"inutile" e l'"insopportabile" - e purtroppo le capacità di recitazione dell'attrice Nicole Maines (Nia) sono oscene.

Nell'episodio ci sono molti riferimenti cinematografici, da Hook - Capitan Uncino (1991) di Steven Spielberg, a Spartaco (1953) di Riccardo Freda, passando per Intrigo internazionale (1959) di Alfred Hitchcock fino alla recente saga de La Notte del Giudizio.

In Bunker Hill viene rivelato che Nia è originaria del pianeta Naltor, così come la sua discendente Nura Nal - menzionata accidentalmente da Brainiac-5 - storico componente della Legione dei Super-Eroi con il nome in codice di Dream Girl. Così come nella fonte originale a fumetti, i nativi di questo pianeta hanno abilità pregognitive che si manifestano durante il sonno. In riferimento alla Legione, e all'anello indossato da ogni componente della stessa, viene menzionato nuovamente il metallo Nth, originario del pianeta Thanagar, e strettamente connesso alla mitologia di Hawkman e Hawkgirl.

Nella sequenza finale, un vero e proprio teaser del crossover annuale dell'Arrowverse oramai imminente, ecco che assistiamo alla disfatta della Justice League di Terra-90. Tra i tanti personaggi, riconosciamo il Flash della serie TV degli anni Novanta - da qui, la cifra identificativa di questa realtà - interpretato da John Wesley Shipp, che corre via da una minaccia sconosciuta accompagnato dal celebre tema musicale di quello show.

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