Supergirl 4×01 “American Alien”: recap e commento
La nostra recensione del primo episodio della quarta stagione di Supergirl intitolato "American Alien"
È un momento molto positivo per Supergirl. Dopo aver sconfitto Reign, sventando così la minaccia dei Worldkiller, Kara sembra avere finalmente tutto sotto controllo, abbracciando la sua missione di protettrice dell'umanità in senso quanto mai globale, vista anche l'assenza di suo cugino Superman dal pianeta.
Che ne è dell'ex direttore del D.E.O.? J'onn ha iniziato una nuova fase della sua vita, volta alla non-violenza e all'accoglienza di tutti gli altri alieni. Il marziano gestisce ora un gruppo di suoi simili che hanno difficoltà di integrazione tra gli esseri umani.
Nel frattempo, Kara deve accogliere e istruire Nia Nal, una nuova reporter che le ricorda molto del suo passato, mentre Jimmy deve fare fronte alle accuse mossegli dal Procuratore Distrettuale, dopo che la sua identità segreta è stata svelata. Lena, intanto, prova a ricucire i rapporti con sua madre Lillian (detenuta in carcere), apparentemente desiderosa di redenzione.
Infine, nell'Europa dell'Est, la doppelgänger di Kara, misteriosamente giunta sul pianeta, è stata reclutata da una forza militare segreta.
Commento
Per quanto non particolarmente spettacolare, la première della quarta stagione di Supergirl è molto buona, e presenta spunti interessanti che ci auguriamo possano essere sviluppati con la giusta attenzione nei prossimi episodi.
Archiviata, fortunatamente, la "parentesi Wordkiller" - a questo proposito, i personaggi di Sam e Ruby vengono messi da parte de facto con una semplice frase - la sensazione è quella che questa nuova annata della serie TV avrà un'impronta fortemente sociale, nonché attuale, mettendo al centro della narrazione il tema della discriminazione razziale, in questo caso degli esseri umani nei confronti degli "alieni invasori".
Riuscire a sapere oggi come tutto questo sarà sviluppato è una scommessa azzardata: molte volte infatti gli show dell'Arrowverse hanno promesso un'evoluzione narrativa che la maggior parte delle volte non c'è mai stata. Ma restiamo speranzosi al riguardo. In quest'ottica la contrapposizione ideologica tra Kara e J'onn potrebbe fornire prospettive interessanti.
In termini di personaggi, ciò che abbiamo potuto intravedere dei villain principali di questa première di stagione - Agent Liberty e Mercy Graves - ci ha lasciato buone sensazioni: si tratta di "cattivi" molto realistici e sufficientemente grounded, che hanno posizioni simili a quelle di molti abitanti del mondo reale, in un momento storico in cui sono sempre più accese e frequenti le tensioni razziali, come dimostra anche lo scenario politico attuale del nostro Paese. Staremo a vedere.
Un po' inaspettatamente, l'assenza di Winn si avverte, con il suo ruolo preso dal finora insopportabile Brainiac-5.
Buoni gli effetti visivi - anche se utilizzati in modo molto parsimonioso, va detto - e sempre ottima la chimica oramai consolidatasi tra i componenti principali del cast.
L'opening dell'episodio è inoltre una delle più efficaci mai viste nello show, pur nella sua semplicità, con il "salvataggio" del palloncino che rappresenta una sorta di ciliegina sulla torta, riportando la protagonista a quella dimensione marcatamente umana che nel tempo aveva un po' smarrito.
Veniamo ora ai tanti riferimenti ed easter egg targati DC Comics presenti in American Alien: già il titolo dell'episodio, infatti, richiama una recente e apprezzata miniserie a fumetti, Superman: American Alien (2015), scritta da Max Landis, sceneggiatore del film Chronicle e figlio di John Landis (Un lupo mannaro americano a Londra).
I villain presentati in questo capitolo, hanno tutti un corrispettivo a fumetti, ciascuno con le sue particolarità. Mercy Graves, guardia del corpo di Lex Luthor, ha fatto dapprima il suo esordio nella serie animata dedicata a Superman, per poi essere introdotta nell'universo a fumetti della DC sulle pagine di Detective Comics #735 (1999). Si tratta di una donna specializzata nel combattimento corpo a corpo, e con numerose altre abilità militari.
Otis è invece un personaggio che ha fatto la sua prima apparizione nel primo, storico film di Superman, come picchiatore di Luthor. Nell'Arrowverse, il villain è diventato il fratello di Mercy.
Per ciò che riguarda Agent Liberty, si tratta di un avversario dell'Uomo d'Acciaio visto per la prima volta in Superman #60 (1991): Benjamin Lockwood, ex agente della C.I.A., diviene un ribelle anarchico con un odio viscerale nei confronti del governo americano, salvo poi redimersi, arrivando a essere anche un membro di riserva della Justice League, nonché alleato di Kal-El. Nel suo design, l'interazione televisiva del villain ricorda molto quella del personaggio noto come Americcomando, della celebre miniserie Kingdome Come (1996).
La reporter Nia Nal è una creazione originale dell'Arrowverse, ma il suo cognome è identico a quello di Nura Gal alias Dream Girl, celebre membro della Legione dei Super-Eroi, il cui esordio è avvenuto sulle pagine di Adventure Comics #317 (1964). Sappiamo già che la giovane reporter è un'antenata della super eroina del futuro, e che avrà un ruolo importante in questa stagione.
Alcune brevi sequenze dell'episodio si svolgono in Kaznia, Stato balcanico fittizio dell'Universo DC, già menzionato in passato sia in Arrow che in Legends of Tomorrow.