Supergirl 3x03, "Far From The Tree": la recensione

La nostra recensione del terzo episodio della terza stagione di Supergirl, intitolato "Far From The Tree"

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Supergirl e Martian Manhunter si recano sul pianeta Marte a seguito di una chiamata di soccorso di M'gann: Miss Martian è infatti da tempo impegnata a guidare i ribelli del Pianeta Rosso, che si oppongono al regime di terrore dei White Martian. Qui, J'onn fa un'impensabile scoperta: suo padre M'yrnn è infatti ancora vivo e tenuto prigioniero, e la sua liberazione potrebbe segnare un'importante inversione di tendenza nella difficile guerra civile che infuria su questo mondo.

Sulla Terra, intanto, Alex scopre il terribile segreto del passato di Maggie: la donna, infatti, è stata disconosciuta e abbandonata dai suoi genitori a causa della sua omosessualità.

Con Far From The Tree la terza stagione di Supergirl tocca quello che forse è il suo minimo storico, in termini di qualità. L'episodio infatti, pur ruotando su tematiche importanti come quello della diversità (di razza e di orientamento sessuale) e del rapporto padre/figlio, ci regala quaranta minuti di squallore, e uno spettacolo insalvabile e indifendibile. Il limite più grande di questo capitolo della storia è una scrittura pessima: in Far From The Tree nulla ci appare credibile, dalle motivazioni che spingono i personaggi agli stessi dialoghi tra questi.

L'episodio manca di ritmo, e presenta un'alternarsi di sequenze prive di mordente che intrappolano lo spettatore in un'ideale prigione dalla quale non si vede l'ora di fuggire. Momenti potenzialmente importanti, come la riunione tra J'onn e Maggie con i loro rispettivi padri, si trasformano invece invece in un teatrino banale e scontato, tanto che gli stessi attori non sembrano credere a ciò che dovrebbero dire e fare, aspetto che ovviamente si trasforma in una recitazione a tratti imbarazzante.

Le - poche - sequenze d'azione presentano storytelling i cui tempi appaiono quasi alla moviola, complici anche degli effetti speciali posticci e tutto fuorché fluidi. La computer grafica migliora quando deve andare a ricostruire momenti più quieti, come quelli della vita privata di J'onn: in questo caso, il risultato è più che soddisfacente.

Il vero e proprio epic fail lo abbiamo quando la protagonista "attacca" i suoi avversari a bordo di una decappottabile: si tratta di un momento grottesco e del tutto insensato, aspetti sottolineati dall'inclusione di un brano di Britney Spears nella soundtrack. Se potessimo incontrare showrunner e sceneggiatori, chiederemmo loro: "Di grazia, ma perchè?"

Inoltre, la vena "snyderiana" - sottolineata anche dal nuovo intro, in cui la protagonista sottolinea il suo essere aliena con voce cadenzata e seriosa - con cui la terza stagione di Supergirl pare essere caratterizzata non funziona: con questi toni "grim & gritty" lo show ha perso uno dei suoi principali punti di forza, ossia quello di proporre una storia frizzante e sbarazzina.

I Marziani M'yrnn J'onzz e Till'All esistono anche nell'universo a fumetti della DC Comics. In particolare, il primo, padre di J'onn, è stato creato da John Ostrander ed Eduardo Barreto sulle pagine di Martian Manhunter #33 (2001). In Supergirl, il personaggio è interpretato da Carl Lumbly, che precedentemente aveva doppiato proprio J'onn J'onzz nella serie d'animazione Justice League e Justice League Unlimited.

Curioso il nome dato ai figli di H'ronmeer, uno degli dèi più potenti del pantheon marziano: questi si chiamano Phobos e Deimos, nomi di due divinità che, sia nella mitologia classica che in quella dell'Universo DC, sono figli gemelli di Ares, il Dio della Guerra che ha creato non pochi grattacapi a Wonder Woman. Al riguardo, sottolineiamo infine come Phobos e Deimos siano anche i nomi dati dagli scienziati a due delle lune di Marte.

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