Supergirl 2x19, "Alex": la recensione

La nostra recensione del diciannovesimo episodio della seconda stagione di Supergirl, intitolato "Alex"

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Spoiler Alert
Nel diciannovesimo episodio della seconda stagione di Supergirl, intitolato Alex e diretto da Rob Greenlea, la sorella della protagonista viene rapita da un villain misterioso, il quale ha in qualche modo capito che Kara è Supergirl. Il criminale è intenzionato a ricattare la supereroina: se questa infatti non farà evadere entro poche ore un assassino di nome Peter Thompson dalla prigione in cui è detenuto, la vita di Alex avrà tragicamente termine.

Questa situazione delicata e inedita, nella quale persino tutta la forza di Supergirl potrebbe non bastare, costringe Kara e Maggie a mettere da parte le loro divergenze e a fare squadra per salvare colei a cui entrambe tengono molto. Nel frattempo, Rhea - regina di Daxam e madre di Mon-El - inganna Lena Luthor, proponendole un allettante accordo.

Alex, uno dei migliori episodi della seconda annata di Supergirl, propone uno spettacolo interessante sotto più aspetti, oltre che molto originale per gli standard narrativi di un prodotto televisivo di questo genere. L'ultimo capitolo dello show andato in onda è infatti un avvincente thriller, in cui i protagonisti si trovano loro malgrado costretti in una corsa contro il tempo in cui c'è in gioco la vita di uno di loro: volutamente ispirato a tanti lungometraggi con una trama simile, è sicuramente apprezzabile vedere un personaggio come Supergirl ridotto alla quasi impotenza di fronte a un piano criminale ben congegnato. Alex è un episodio scritto con equilibrio e gran ritmo, crescente dall'inizio alla fine, e con un appagante climax conclusivo oltre a più di un colpo di scena, nonostante i limiti che la serialità di questi prodotti impone. Apprezzabile, inoltre, l'idea di mostrare mediante flashback un momento rilevante dell'infanzia di Kara e di sua sorella.

Gradevolissima è inoltre la regia di Greenlea, capace di scegliere molto spesso la giusta inquadratura, oltre al seguire molto bene l'azione: tutto il compartimento visivo dell'episodio contribuisce in maniera efficace a far immergere lo spettatore in una storia coinvolgente.

Alex tratta inoltre di temi assai cari al canone supereroistico, come il rapporto, spesso controverso, tra le forze dell'ordine e quello dei vigilanti in costume - è interessante, in questo senso, il discorso di Maggie sulla legalità delle gesta eroiche di Supergirl - oltre al perché questi ultimi scelgano molto spesso di indossare una maschera e avere un'identità segreta, al fine di proteggere i loro cari che diverrebbero facilmente un bersaglio se qualcuno venisse a scoprire la verità su di loro, come in questo caso.

Oltre alla gustosa citazione della serie TV degli anni Cinquanta Adventures of Superman in apertura di episodio - quando qualcuno esclama "Look! Up in the sky!" - il riferimento più importante ai fumetti DC Comics sta proprio nel personaggio di Rick Malverne - il villain dell'episodio - il quale ha un corrispettivo cartaceo - sebbene di natura molto diversa - di nome Richard "Dick" Malverne, meglio conosciuto come Dick Wilson, bambino cresciuto nello stesso orfanotrofio di Kara Zor-El: sin dall'infanzia, Dick era a conoscenza dell'identità segreta della kryptoniana, che all'epoca si faceva chiamare Linda Lee, ma decise di rivelarlo alla sua amica - che aveva sempre amato - solo in punto di morte, ucciso da un tumore.

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