Supergirl 2×05, “Crossfire”: la recensione

La nostra recensione del quinto episodio della seconda stagione di Supergirl, intitolato “Crossfire"

Condividi
Spoiler Alert
Dopo essersi soffermato sull'approfondimento dei nuovi personaggi, questa settimana Supergirl è tornato a focalizzarsi sulla trama principale della stagione, riprendendo il conflitto tra la Ragazza d'Acciaio e il progetto Cadmus. Una rivalità che si è fatta ancora più intensa e interessante con la rivelazione dell'identità della donna a capo dell'organizzazione segreta anti-alieni, che abbiamo scoperto essere la madre di Lex e Lena Luthor (Katie McGrath). Lo show sembra voler puntare sul rapporto genitore-figlio già affrontato anni fa in Smallvile, spostando il baricentro della contesa sul versante femminile e offrendo così inedite possibilità narrative. Inoltre, la scoperta dell'identità del personaggio interpretato da Brenda Strong sembra confermare definitivamente - almeno per questo inizio di stagione - le buone intenzioni di Lena, mettendo così a tacere le voci che la vedevano una figura ambigua come l'ormai scomparso Maxwell Lord.Questa settimana Supergirl è tornato a focalizzarsi sulla trama principale della stagione

L'altra importante rivelazione emersa in Crossfire è stata quella dell'omosessualità di Alex (Chyler Leigh), già nell'aria dallo scorso episodio e ora venuta chiaramente alla luce. Ben gestito da parte degli autori il percorso che ha portato il vice direttore del D.E.O. a comprendere il suo orientamento sessuale, un percorso che ci ha mostrato un lato nuovo del personaggio, più vulnerabile e sensibile.
Un significativo cambiamento ha poi toccato il direttore del CatCO James Olsen (Mehcad Brooks), che in questo episodio ha ufficialmente dato il via alla sua personale lotta al crimine. Al contrario di quanto avvenuto con Alex, la trasformazione in vigilante dell'ex reporter del Daily Planet è apparsa solo come un pretesto per tenere in scena un personaggio che, con il nuovo assetto preso dallo show, sarebbe rimasto ai margini per tutta la stagione. Nonostante ciò, se ben sfruttato il personaggio potrebbe rivelarsi uno dei perni centrali nel conflitto tra la Ragazza d'Acciaio e Cadmus, essendo l'unico supereroe umano all'interno dell'universo di Supergirl. Infatti, qualora le idee anti-alieni dell'organizzazione segreta prendessero piede, James potrebbe rivelarsi l'unico in grado di riportare l'opinione pubblica dalla parte della protagonista dello show.

Infine, Crossfire ci ha dato un primo assaggio di Kara (Melissa Benoist) nel ruolo di mentore di Mon-El (Chris Wood), pronto ad adattarsi alla vita sulla Terra come "Mike". Questa è stata la parte comedy della puntata, ben riuscita grazie alla simpatia dei due interpreti ma che non ha aiutato a sciogliere i dubbi circa le reali intenzioni dell'alieno daxamita. Da quanto emerso durante l'episodio, Mon-El sembra essere una figura benevola per quanto maldestra e narcisista, e una sua futura trasformazione in supereroe appare quantomeno scontata. Il problema è che National City si sta rapidamente saturando sotto questo aspetto - attualmente abbiamo Supergirl, Martian Manhunter, Miss Martian e James Olsen/Guardian - e la discesa in campo di un altro supereroe potrebbe incasinare gli equilibri dello show. Noi rimaniamo dell'idea che il personaggio possa essere in qualche modo collegato al maxi-crossover di fine novembre o essere stato inserito nella serie per diventare la principale arma del progetto Cadmus.

crossfire_02

Continua a leggere su BadTaste