Supergirl 2x01, "The Adventures of Supergirl": la recensione

La nostra recensione della première della seconda stagione di Supergirl, intitolata “The Adventures of Supergirl”

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Spoiler Alert
Fin dall'annuncio del suo trasloco su The CW, tutti si sono chiesti in che modo lo show dedicato alla Ragazza d'Acciaio sarebbe stato toccato da questo importante spostamento. Si sono ipotizzati drastici tagli al cast, repentini cambi di ambientazione e perfino l'utilizzo di effetti speciali non all'altezza del prodotto, ma nessuno si sarebbe aspettato di assistere a ciò che è andato in onda lunedì sera. Con grande sorpresa generale, Supergirl ha ripreso la sua corsa in maniera eccellente, eliminando in un sol colpo le maggiori problematiche emerse lo scorso anno e valorizzando i suoi punti di forza.

La nuova stagione è partita stroncando sul nascere la mielosa relazione tra Kara (Melissa Benoist) e James Olsen (Mehcad Brooks), con la prima decisa a diventare una grande reporter sulla scia del suo più famoso cugino e il secondo che potrebbe presto vestire i panni di un noto vigilante dell'universo DC Comics. Una scelta che non ha alterato più di tanto le dinamiche da teen drama dello show, ma che permetterà a esso di focalizzarsi maggiormente sulle trame portanti di questo nuovo corso. Infatti, al contrario di quanto successo lo scorso anno, già in questo primo episodio Supergirl ha delineato quelle che immaginiamo saranno le storyline principali della stagione.
Innanzitutto ci è stata finalmente svelata l'identità del misterioso passeggero della navicella kryptoniana vista nei momenti finali di Better Angels: si tratta dell'alieno Mon-El (Chris Wood), un personaggio in qualche modo collegato con il quadruplo crossover tra le serie dell'Arrowverse, previsto per novembre. Purtroppo la sua presenza in puntata è stata prettamente scenografica, ma ha permesso a Win (Jeremy Jordan) di entrare ufficialmente a far parte del DEO, rinnovato per l'occasione con una nuova sede operativa, un cambiamento dovuto allo spostamento dei set da Los Angeles a Vancouver.
È stato poi introdotto il personaggio di Lena Luthor (Katie McGrath), sorella più giovane del celebre Lex, che ci aspettiamo svolgerà la stessa funzione avuta lo scorso anno da Maxwell Lord, ossia quella di figura enigmatica costantemente in bilico tra bene e male.
Negli ultimi minuti dello show abbiamo infine visto la trasformazione di John Corben (Frederick Schmidt) - principale avversario della puntata - nel celebre villain Metallo, messa in atto da una misteriosa donna che gli ha dato il benvenuto a Cadmus. Questa base segreta, già più volte nominata nel corso della passata stagione, come sappiamo è collegata alla scomparsa di Jeremiah Danvers (Dean Cain), il padre adottivo di Kara, e non è escluso che al suo vertice possa celarsi nientemeno che il Presidente degli Stati Uniti interpretato da Lynda Carter.

Supergirl ha ripreso la sua corsa in maniera eccellente, eliminando in un sol colpo le maggiori problematiche emerse lo scorso anno e valorizzando i suoi punti di forza

Discorso a parte va fatto per l'entrata in scena di Clark Kent/Superman (Tyler Hoechlin), una presenza sicuramente ingombrante che è però riuscita a non togliere Supergirl dal centro dell'attenzione. La versione proposta e discretamente portata sullo schermo dall'ex star di Teen Wolf si è molto distaccata dai toni cupi di quella vista di recente ne L'Uomo d'Acciaio e Batman V Superman, andandosi a incastrare tra quella dei film di Richard Donner e quella della serie televisiva Lois & Clark. Il Superman dell'universo di The CW è infatti un supereroe solare, sorridente e pronto a ispirare fiducia alla prima occhiata, elementi riscontrabili anche nella fittizia e impacciata identità come reporter del Daily Planet. Nonostante queste sue caratteristiche, non sono mancati momenti in cui il protettore di Metropolis si è oscurato: i suoi scambi di battute con J’onn J’onzz (David Harewood) inerenti alla Kryptonite ne sono un chiaro esempio, con il rapporto tra i due a quanto pare modellato su quello tra l'Uomo d'Acciao e il Cavaliere Oscuro.
Con la comparsa di Superman in scena è stata anche archiviata una delle problematiche che più ha aleggiato intorno alla prima stagione dello show, ovvero quello che vedeva il personaggio come una presenza ricorrente nell'universo narrativo di Supergirl ma impossibile - per questione di diritti - da mostrare sullo schermo. Anche i problemi legati agli effetti speciali, che l'anno scorso abbiamo più volte definito "degni di videogioco di fine anni Novanta", sembrano finalmente essere stati risolti. Niente di entusiasmante, ovviamente, ma ora in linea con quanto proposto dalle altre serie di The CW.

Supergirl è dunque tornata in TV nel migliore dei modi, con una season premiere superiore a quella dei suoi compagni di viaggio sotto tutti i punti di vista, prove attoriali comprese. Che sia finalmente giunto il momento per Kara di scrollarsi di dosso il suo non esaltante passato e spiccare finalmente il volo?

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