Supergirl 1x08, "Hostile Takeover" (midseason finale): la recensione

Midseason finale atipico questo di Supergirl, che invece di chiudere un cerchio donando un nuovo status quo allo show, si è limitato a portare forzatamente avanti la trama orizzontale della serie, concludendosi in maniera brusca e disordinata nel bel mezzo di un combattimento. In realtà, già i promo di Hostile Takeover lasciavano intuire una risoluzione del genere, ma da essi la puntata sembrava essere tutta incentrata sul confronto tra le forze di Astra (Laura Benanti) e la Ragazza d'Acciaio, storyline posta invece in secondo piano per lasciar spazio all'ennesima vicenda con protagonista Cat Grant (Callista Flochart).

La vicenda principale di questo episodio ha infatti riguardato l'hackeraggio informatico ai danni della direttrice della CatCO, che ha sfiorato la possibilità di vedere la sua vita privata e i suoi segreti diventare di pubblico dominio. Ovviamente il tutto si è risolto in un nulla di fatto, anche grazie al pronto intervento del trio formato da Kara (Melissa Benoist), Winn (Jeremy Jordan) e James Olsen (Mehcad Brooks), che mettendo insieme le loro rispettive abilità e competenze hanno smascherato la mente dietro questa operazione e salvato la poltrona al loro superiore. Tutta questa (inutile) storia è servita ha portare alla luce principalmente due cose: la prima è che Cat ha un figlio segreto, Adam Foster, che mantiene mensilmente dopo averlo abbandonato per dedicarsi esclusivamente al suo lavoro; la seconda è che quest'ultima, dopo "ben" otto puntate, si è resa conto che la sua segretaria, senza occhiali, assomiglia terribilmente a Supergirl e che quindi le due sono la stessa persona. Se sorvoliamo per un momento su quest'ultima, "sconcertate" rivelazione e sul modo in cui è emersa, bisogna ammettere che il processo di umanizzazione del personaggio della Flochart abbia imboccato la giusta strada, trasformando Cat da boss alla Il Diavolo Veste Prada in una sorta di figura materna per Kara, dispensatrice di buoni consigli e di aneddoti di vita vissuta. Ora che la donna ha appreso la reale identità della cugina di Superman, sarà curioso assistere a come si evolverà il rapporto tra le due nelle prossime puntate, soprattutto nelle dinamiche d'ufficio. Anche l'amicizia tra i rivali in amore Winn e James sembra essere arrivata a un punto di svolta, con l'ex fotografo del Daily Planet che ha cercato di spronare il collega a rivelare a Kara quello che prova per lei, lasciando intendere di non essere attratto in nessun modo da quest'ultima (anche se noi non siamo proprio convintissimi della cosa). Se però consideriamo che Adam Foster dovrebbe rivelarsi il nuovo interesse sentimentale della Ragazza d'Acciaio, è probabile che questa sottotrama/triangolo amoroso sia già volta al termine, nonostante avesse ancora molte cose da mostrare.

Midseason finale atipico questo di Supergirl, che invece di chiudere un cerchio donando un nuovo status quo allo show, si è limitato a portare forzatamente avanti la trama orizzontale della serie

Come abbiamo detto all'inizio di questo pezzo, durante l'episodio abbiamo assistito anche a un nuovo confronto tra Supergirl e sua zia Astra, capo dei fuggitivi di Fort Rozz, che ha provato inutilmente a farla passare al "lato oscuro" dei kryptoniani. Il rapporto tra le due è stato approfondito grazie ad alcuni flashback ambientati su Krypton, in cui abbiamo scoperto che la donna, assieme a suo marito Non (Chris Vance), aveva cercato di far capire all'Alto Consiglio che il loro pianeta era prossimo alla fine tramite l'utilizzo della violenza, motivo per cui i due sono stati poi rinchiusi a Fort Rozz. Se a livello tecnico questi segmenti sono risultati di livello superiore a quelli visti nei vari scontri (a tratti imbarazzanti), va però segnalato l'eccessivo utilizzo dei lens flare, neanche fossimo in una delle pellicole del buon J. J. Abrams. Parlando invece del personaggio di Non, il cui duello con Supergirl lascito in sospeso a chiuso l'episodio, possiamo affermare quanto questa nuova caratterizzazione di uno dei più celebri guardaspalle di Zod siamo molto più interessante rispetto a quanto visto fino adesso in film e fumetti. Essendo il character sì importante ma non principale, riutilizzare per l'ennesima volta la figura del guerriero bruto, grosso e stupido avrebbe rappresentato soltanto un rimarcare qualcosa di già visto, mentre in questo modo abbiamo avuto un ottimo esempio di come si può rendere interessante un personaggio che nella sua versione originale non aveva più nulla da dire.