Supergirl 1×06, “Red Faced”: la recensione
In questo nuovo episodio di Supergirl, la giovane kryptoniana deve vedersela contro Red Tornado, un cyborg militare commissionato dal Generale Sam Lane
La trama ha visto Supergirl (Melissa Benoist) risolvere i suoi problemi con la rabbia repressa, imparando a sfruttarla a suo vantaggio per non mettere in pericolo chi le sta intorno. L'evoluzione di Kara è stata probabilmente l'unica nota positiva della puntata, che ha avuto il pregio di aver affrontato in maniera più che discreta uno degli aspetti principali dei personaggi con superpoteri, ovvero fino a che punto si può stare tranquilli quando figure dotate di abilità inimmaginabili camminano tra noi. Durante una prova sul campo con Red Tornado (Ido Goldberg), un androide creato dal dottor T. O. Morrow (anch'esso interpretato dall'attore israeliano) per l'esercito degli Stati Uniti, Supergirl ha infatti perso le staffe, scatenandosi sul suo avversario con una ferocia mai vista prima, arrivando addirittura a staccargli un arto. Il risultato dello scontro ha portato le forze militari americane, nella persona del generale Sam Lane (Glenn Morshower), a chiudere seduta stante il progetto del cyborg e a bollare la giovane kryptoniana come pericolo pubblico. Se da un lato queste decisioni hanno spinto Kara a meglio comprendere come canalizzare la sua rabbia, grazie anche agli allenamenti fisici con James Olsen (Mehcad Brooks) e ai saggi consigli di Cat Grant (Callista Flochart), dall'altro hanno portato Morrow alla pazzia, che come un moderno dottor Frankenstein ha utilizzato la sua creatura per vendicarsi dei torti subiti.
L'evoluzione di Kara è stata probabilmente l'unica nota positiva della puntataTranne per alcuni casi, come l'appena citata storyline riguardante la famiglia adottiva di Kara, Red Faced e la maggior parte dei suoi predecessori sono tutti stati episodi capaci di regge anche in solitaria, facilmente fruibili anche a chi non segue puntualmente il telefilm. Se questo aspetto può essere considerato un pregio per serie come CSI o Doctor House, che per la loro natura da noi sono state infatti più volte mandate in onda come riempitivo nelle fasce preserali, per uno show che punta a creare un universo narrativo solido e in procinto di fondersi con quello di Arrow e The Flash (visto che il crossover con quest'ultimo sembra ormai certo), è sicuramente una grossa nota di demerito a cui rimediare quanto prima.