Super Mario RPG, la recensione

Super Mario RPG è un remake fedele che aggiorna il primo gioco di ruolo di Mario all'età moderna, sebbene con qualche scelta anacronistica

Condividi

È una fortuna che i giochi non scadano. Ne è una prova concreta Super Mario RPG, che arriva in Europa a quasi trent'anni dall'uscita originale su Super Nintendo. Lo fa su Nintendo Switch in una nuova versione curata da ArtePizza, per la prima volta completamente in italiano. L'unica sfortuna affrontata dal titolo è probabilmente l'uscita nel 2023, a solo un mese di distanza dal magnifico Super Mario Wonder.

Un titolo nato dalla collaborazione tra l'allora SquareSoft e Nintendo e che, inaspettatamente, andava a dare una dimensione più concreta agli eroi del Regno dei Funghi. Spessore e genere che verranno poi ereditati in futuro da due serie molto amate, ovvero Paper Mario e Mario & Luigi, e portati avanti sulle diverse piattaforme della casa di Kyoto.

Ma come si comporta questo remake di ArtePizza? È in grado di divertire nonostante i trent'anni sul groppone? Sono domande che mi sono posto per tutta la durata dell'avventura, che avevo affrontato solo parzialmente in occasione dell'uscita su Super Nes Mini (e su Virtual Console), e a cui finalmente posso dare una risposta.

Caccia alle sette stelle

L'inizio di Super Mario RPG è tra i più classici possibili. Bowser ha rapito la principessa Peach e solo Mario può salvarla. Lo scontro tra i due però, viene interrotto da Exor, una spada gigante interdimensionale che trancia di netto il castello di Bowser , separandolo da tutto ciò che gli sta attorno. Sconfitto e da solo, Mario dovrà mettersi in viaggio per raccogliere sette frammenti di stella, unico modo con cui fermare Exor e far tornare la pace. Il nostro coraggioso eroe però, non sa ancora che anche Exor e i suoi scagnozzi sono alla ricerca dei frammenti, e che il viaggio questa volta sarà troppo difficile per essere affrontato da solo.

Al fianco di Mario per la prima volta nel 1993, un vero e proprio party: tra cui due facce completamente inedite. Il tenero Mallow, disperso quando era solo un bebè e allevato dalle Rane e il guerriero delle stelle Geno, potente burattino che vuole ricostruire la via Stellata, andata in pezzi proprio a causa di Exor. Chiudono la squadra invece due volti noti: Bowser, deciso a recuperare il proprio castello, e Peach, che già allora si era stufata di farsi salvare. Anche in questo caso, Super Mario RPG è un precursore di tutto ciò che è avvenuto dopo nel Regno dei Funghi, dagli altri giochi di ruolo fino ai titoli moderni, dove Peach è ormai trattata come una vera protagonista.

Un lavoro rispettoso dell'originale

SquareSoft ai tempi decise che era il momento di dare a Mario e compagni una personalità. Andare oltre le due dimensioni, rendendoli degli eroi veri e propri. Così, oltre a dare senso all'immaginario, tra goomba che vogliono un lavoro vero, e spasimanti insoliti per la principessa Peach, infarcì tutto il racconto non solo di easter egg, ma anche di battute e giochi di parole. Ne nasce così un racconto godibile e divertente anche a trent'anni di distanza, sebbene non sia più un unicum come nel 1993. ArtePizza ha rimodellato da zero ogni singola cut scene, oltre che ogni elemento del gioco, dando un ulteriore punto a favore per questo remake.

L'essere un remake 1:1 potrebbe rappresentare per molti giocatori un difetto, soprattutto nella modellazione degli ambienti e delle mappe. Mario potrà interagire con ben pochi elementi e, soprattutto in alcune sezioni platform, la visuale in isometrica potrebbe ingannare l'occhio meno esperto, causando cadute inaspettate e la sconfitta in alcuni mini-giochi a tempo. Oltre questo aspetto però, il gioco è finalmente stato adattato in un ottimo italiano, e la colonna sonora di Yoko Shimomura è ancora incredibile come quasi trent'anni fa.

Il primo RPG di Super Mario

Giocare a Super Mario RPG per la prima volta nel 2023 è illuminante, e al tempo stesso estraniante. Se avete mai affrontato uno degli spin-off GDR di Mario, sapete che si basano principalmente su una cosa: il tempismo. Per fare più danno o avere maggiori benefici, dovrete infatti premere il tasto (o la giusta combinazione) nel tempo prestabilito, facilitandovi nettamente lo scontro. Super Mario RPG fu il primo gioco a introdurre questo sistema, con tanto di indicatore per la mossa speciale di gruppo che si riempie a ogni azione eseguita con il giusto tempismo. Ogni personaggio ha le sue abilità e richiede un tipo diverso di interazione. Non è nulla di troppo difficile e si tratta solo di esperienza, memoria muscolare e soprattutto, coordinazione occhio-dito.

Una volta capiti i punti di forza di ogni personaggio, e soprattutto sbloccando le armi migliori per ognuno di essi, arrivare ai titoli di coda sarà una passeggiata. Se dopo i titoli di coda avrete ancora voglia di mettervi alla prova, potrete affrontare nuovamente i boss in una modalità leggermente più impegnativa, e che vi richiederà per lo meno un sapiente uso dell'inventario e del cambio dinamico.

Trent'anni sulle spalle

Quando prima accennavo a esperienza illuminante, mi riferivo però ai contenuti secondari: missioni di poco conto o piccoli minigiochi che non credevo fossero possibili trent'anni fa, ma che in Super Mario RPG trovano spazio e anche dignità. Purtroppo alcuni di questi (quelli basati sulle meccaniche platform) sono un po' anacronistici e una volta affrontati per le ricompense principali non li toccherete più, ma mi ha lasciato comunque stupefatto.

Nel mio piccolo, non riesco a non consigliare Super Mario RPG, soprattutto se siete fan di Mario & Luigi o di Paper Mario. Si tratta di un gioco di ruolo adatto anche al giocatore alle prime armi, un perfetto accesso al genere senza troppe complicazioni. Nonostante qualche meccanica esplorativa vecchio stile, è un gioco che dà il meglio in questa versione, anche grazie alla natura ibrida di Nintendo Switch. Uno dei recuperi da effettuare prima dell'arrivo della nuova console della casa di Kyoto.

Continua a leggere su BadTaste