Super Crazy Rhythm Castle, la recensione

Super Crazy Rhythm Castle è un bizzarro ibrido dal ritmo nel sangue, perfetto per una serata in compagnia di amici

Condividi

Super Crazy Rhythm Castleè un titolo bizzarro. In un mercato che punta a dare vita a prodotti sempre più derivativi, è raro trovare qualcosa di nuovo, ma allo stesso tempo in grado di trasmettere una certa familiarità. Il titolo targato Second Impact Games fa proprio questo: diverte, stupisce e intrattiene grazie ai suoi numerosi rimandi ad altri generi, dando però vita a un’opera musicale dai suoni brillanti e ipnotici. Un’opera che potrebbe lasciare spiazzati, ma che in realtà coinvolge ogni minuto di più chiunque decida di intraprendere questa bizzarra avventura nei meandri del Catello del Ritmo.

Per coloro che non avessero mai sentito parlare di Super Crazy Rhythm Castle (non fatevi problemi ad ammetterlo), sappiate che stiamo parlando di uno strano incrocio tra un rhythm, un puzzle e un party game. Un gioco che prende Guitar Hero e lo mescola con Monkey Island, senza dimenticarsi di aggiungere una spruzzata di Party Animals. Se siete curiosi di scoprire quale sia il sapore di questo pastiche, non dovete far altro che continuare a leggere la nostra recensione. Ma siete avvisati: potreste venire improvvisamente colti dal desiderio irrefrenabile di voler ballare insieme ai vostri amici.

RE FERDINAND MATTATORE ASSOLUTO

La “trama” di Super Crazy Rhythm Castle vede un gruppo di pretendenti al trono del Castello del Ritmo che, disposti a fare qualsiasi cosa per liberarsi del malvagio Re Ferdinand, intraprendono un’epica avventura. Avventura che ha inizio nelle segrete della ricca magione, dalle quali i nostri eroi dovranno sfuggire per attraversare l’intero palazzo a suon di sfide musicali.

Sin dalle prime battute appare evidente che il titolo sviluppato da Second Impact Games non focalizzi la propria attenzione sul comparto narrativo. È innegabile, però, che gli autori si siano divertiti a scrivere i dialoghi del folle Re Ferdinand, che appaiono sempre scanzonati e divertenti. Ovviamente stiamo parlando di un umorismo che punta a un pubblico più giovane, ma che proprio per questo emana una leggerezza che abbiamo trovato vicina ai titoli senza pensieri degli anni Novanta. Gli autori sono poi riusciti a trovare diversi stratagemmi narrativi per contestualizzare i vari boss e personaggi secondari che incroceremo nel castello. Una mossa solo all’apparenza semplice, ma che nasconde una discreta capacità nel fondere narrativa e gameplay. Una capacità che, di conseguenza, ci sentiamo di elogiare.

GUITAR HERO È SOLO L’INIZIO

A colpire subito il giocatore è però lo strano mix di generi che si respira giocando a Super Crazy Rhythm Castle. Per raggiungere la cima del Castello del Ritmo, infatti, i nostri protagonisti dovranno superare delle stanze ricche di sfide e di puzzle basati sui riflessi e, inevitabilmente, sul ritmo. Se nei primi livelli si tratta di completare delle sezioni di gioco in stile Guitar Hero, andando avanti la situazione diventa sempre più complicata e assurda. Oggetti in mezzo allo scenario, nemici da sconfiggere, scambio di corpi tra i personaggi in scena e una miriade di altri contenuti si fondono con il genere dei rhythm game, dando vita a un’esperienza tanto divertente quanto innovativa.

Nonostante il gioco possa essere interamente affrontato in solitaria, è evidente come i dev abbiano posto particolare attenzione nel comparto multiplayer. Il gioco è interamente affrontabile in compagnia di altri tre amici online o seduti di fianco a noi. Questo eleva alla potenza tutti i pregi di Super Crazy Rhythm Castle, costringendo gli utenti a collaborare tra loro e a organizzare le attività da svolgere a schermo (con relativi schiamazzi e “litigate”). Ecco che quindi il titolo di Second Impact Games non riesce a nascondere la propria componente da party game. Componente che lo rende il titolo perfetto per una spensierata serata tra amici.

LA NECESSITÀ DI UN BUDGET MAGGIORE

Da un punto di vista visivo, Super Crazy Rhythm Castle appare pulito, colorato e dal design che sembra fuoriuscito da un assurdo cartone animato. Il più grande problema del gioco, paradossalmente, è però il comparto sonoro. Le tracce che affronteremo nel corso dell’avventura sono orecchiabili, ma non riescono mai a lasciare il segno. Questo è probabilmente un problema di budget, che ha costretto gli sviluppatori a ripiegare su canzoni originali e non su brani famosi. Brani che, se fossero stati inseriti, avrebbero senza dubbio consacrato il titolo tra i rhythm game più interessanti degli ultimi anni. Fortunatamente il supporto di Konami ha permesso al gioco di ottenere qualche traccia extra proveniente dal passato della software house. Nulla di davvero esaltante, ma capace di lasciare comunque il sorriso stampato sulla faccia dei giocatori.

Super Crazy Rhythm Castle è un’opera folle e divertente. Un titolo perfetto per una serata in compagnia, ma che non riesce a raggiungere la vetta del genere a causa di un comparto audio solamente “buono”. Un difetto abbastanza rilevante, vista la natura musicale dell'opera. Speriamo che questo sia solo il primo capitolo di una nuova serie e che i ragazzi di Second Impact Games possano avere accesso a maggiori fondi per realizzare un eventuale sequel. Le basi per un dare vita a un franchise esaltante ci sono tutte e non vediamo l’ora di scoprire come un titolo tanto strano possa essere recepito dal pubblico.   

Continua a leggere su BadTaste