Sul sentiero del tramonto, la recensione

Abbiamo recensito per voi Sul sentiero del tramonto, primo volume della collana dedicata a Sergio Tisselli

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Sul sentiero del tramonto, anteprima 01

In questi giorni di fine novembre arriva in fumetteria e in libreria la prima uscita della nuova collana di Nicola Pesce Editore dedicata a uno dei nostri più grandi autori: Sergio Tisselli, bolognese, classe 1957, allievo di Magnus, con il quale realizza nel ’93 quel piccolo gioiello chiamato Le avventure di Giuseppe Pignata, pubblicato a puntate su Nova Express di Luigi Bernardi. Gli appassionati di Tex hanno potuto apprezzare Tisselli qualche anno fa, su testi di Pasquale Ruju, all'interno dell’albo antologico Minaccia nelle tenebre e altre storie (Color Tex 8, novembre 2015).

Anche per l'opera in oggetto, Sul sentiero del tramonto, pubblicato originariamente in Francia lo scorso febbraio da Editions Mosquito con il titolo di Le Chemin du couchant, parliamo di un western, il genere prediletto dallo straordinario talento emiliano; si tratta, tuttavia, di un’ambientazione e di uno stile di narrazione molto diversi da quelli sfoggiati con l’icona di Sergio Bonelli Editore.

Tisselli, che sarebbe interessante vedere cimentarsi con un cartonato alla francese dedicato ad Aquila della Notte, in questa graphic novel, scritta da un decano delle bande dessinée come François Corteggiani, opta per una linea più scura e colori più cupi, funzionali al soggetto, con risultati sbalorditivi.

Sul sentiero del tramonto, anteprima 02

Ci troviamo nelle foreste del Canada, lungo il fiume Saskatchewan. È il 1885, l’anno della cosiddetta Ribellione del Nord-Ovest, la rivolta delle popolazioni Métis (discendenti da matrimoni tra bianchi e nativi), guidata da Louis Riel e poi repressa dal governo del dominion britannico. All’esperto sergente di polizia a cavallo Kenneth Keller tocca il compito di fermare un gruppo di ribelli capitanati dall’inafferrabile Gabriel Dumont“matto come un francese e forte come un indiano”.

Corteggiani, grazie a una solida base documentale, firma un racconto affascinante e coinvolgente rimescolando l’ordine temporale degli avvenimenti e affidandosi a un montaggio cinematografico nella costruzione sequenziale delle tavole. Una semplice caccia all’uomo si trasforma in una storia d’effetto, uno scontro eroico lontano da ogni logica manichea in cui non ci sono buoni o cattivi, né giusto o sbagliato.

Sul sentiero del tramonto non riuscirebbe a incantare il lettore, come puntualmente fa, senza l’arte di Tisselli: ogni sua vignetta ha uno spessore pittorico e un’espressività poetica. C’è poi un uso superlativo delle luci, che si traduce in stupefacenti atmosfere crepuscolari. Attraverso gli acquerelli dell'artista si entra nell’azione, si respira l’aria pungente dei boschi, il profumo della terra smossa dai cavalli. Resta in gola l’odore aspro del piombo esploso insieme allo zolfo, e quasi percepiamo il gusto dolce e metallico del sangue.

Sul sentiero del tramonto, anteprima 03

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