Suicide Squad/Harley Quinn 1, la recensione

Abbiamo recensito per voi il primo numero di Suicide Squad/Harley Quinn targato Rinascita, pubblicato da RW Edizioni - Lion Comics

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Con la Fase 2 del rilancio Rinascita, scocca l'ora della nuova iterazione di Suicide Squad/Harley Quinn. L’apertura di questo nuovo numero 1 è dedicata a Malfattori Anonimi, un racconto incentrato prevalentemente sulla figura di Harley Quinn. La storia è tratta da un one-shot realizzato alla vigilia dell'uscita nelle sale di Suicide Squad, film diretto da David Ayer. Il racconto imbastito da Rob Williams è un viaggio nella mente contorta e nella personalità bizzarra di Harleen Frances Quinzel, ex psichiatra vittima del fascino del Joker e divenuta in seguito la sua compagna di misfatti.

Dopo aver ritrovato una scatola anonima, Harley decide dare un nuovo scopo alla propria vita seguendo i consigli contenuti in alcune lettere: aiutare i supercriminali diventando la loro terapista. Man-Bat è solo il primo di una serie di pazienti che, più o meno controvoglia, si affideranno alle cure della folle dottoressa.

Malfattori Anonimi è un racconto leggero, a tratti esilarante, e scorrevole che restituisce al personaggio un’immagine solida, malata e - soprattutto - emancipata dalla figura ingombrante del Joker. Nel finale, inoltre, lo spunto per la rinascita della Suicide Squad nella versione vista sul grande schermo.

A rendere ancora più appetibile il tutto ci pensa l’arte di Jim Lee e Sean Galloway. Il primo si occupa dell'incipit e del finale della storia - calati nel "mondo reale" - con il suo inconfondibile tratto potente ed energico; a Galloway tocca invece il segmento centrale, caratterizzato da un’ambientazione onirica, giocata sul suo stile cartoony. Questo contrasto visivo permette di rimarcare la follia di Harley Quinn, costantemente in bilico tra realtà e immaginazione.

Ma è tempo che la Suicide Squad torni in azione, e per Amanda Waller di riprendere in mano la sua creatura. Dietro le ottime prove sul grande schermo di Will Smith (Deadshoot) e Margot Robbie (Harley Quinn) si muovevano due personaggi che rappresentano ora il vero collante della Task Force X a fumetti: la Waller e il colonnello Rick Flag. La nuova serie dedicata alla squadra di cattivi dell’Universo DC si fonda proprio su di loro, punti focali del prologo Suicide Squad: Rinascita.

Dopo un duro faccia a faccia con l’allora Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, la Waller deve rimettere insieme la banda. Un primo nucleo entra subito in azione – lasciamo a voi il piacere di scoprire da quali personaggi sia formato – ma, a parte le variazioni del cast, niente di nuovo sotto al sole, con l’atmosfera che è simile a quella della precedente serie. Le tavole sono opera di Philp Tan, artefice di una buona prova, purtroppo inficiata dalla presenza di ben tre inchiostratori a supportarlo, cosa che porta a una resa finale dalla qualità altalenante.

Chiude l'albo Il Professionista, prologo della nuova serie di Deathstroke - che si alternerà su queste pagine con le storie di Deadshot - scritto da Christopher Priest e disegnato da Carlo Pagulayan. Facciamo la conoscenza di Slade Wilson, del suo travagliato rapporto con i figli e del violento mondo dei mercenari che abita. Priest realizza una storia ricca di intrighi, con il protagonista che si deve muovere in bilico tra falsi amici, governi canaglia e il rischio di mettere la sua vita in mano alle persone sbagliate.

La narrazione si articola su due piani temporali che permettono al lettore di entrare in sintonia con Deathstroke e il suo vissuto. Belle le tavole di Pagulayan, caratterizzate da uno storytelling dinamico ed espressivo, arricchito dalle cupe tinte di Jeromy Cox. Sicuramente la lettura più stimolante dell'albo.

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