Chi è Sudario Brando?, la recensione

Abbiamo recensito per voi il libro Chi è Sudario Brando?, opera di Tommaso Filighera, Niccolò Pugliese

Fumettallaro dalla nascita, ha perso i capelli ma non la voglia di leggere storie che lo emozionino.


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Da qualche anno, nel vasto panorama del fumetto italiano, si è fatto notare Sudario Brando, pseudonimo dietro cui si nasconde una misteriosa figura che sembra rifuggire la notorietà. I suoi lavori apparsi in rete sono caratterizzati da una rielaborazione originale e personalissima dei grandi autori del fumetto internazionale che hanno segnato gli anni ’60, '70 e '80; fare un elenco di nomi sarebbe tanto difficile quanto riduttivo, ma l’influenza della poetica di Jack Kirby, Steve Ditko, Moebius, Magnus e tanti altri è forte e confluisce prepotente nelle tavole incisive, istintive e spesso surreali di Brando.

Intorno all’identità dell’alter ego di Sudario sono nate molte speculazioni: è forse un fumettista anziano che ha deciso di mettersi in gioco in tarda età? Un collettivo di autori intento a scardinare i polverosi meccanismi dell’industria? Tommaso Filighera e Niccolò Pugliese hanno deciso di fornire delle risposte attraverso il libro Chi è Sudario Brando?, vero e proprio compendio sulla sua arte pubblicato da Le Piccole Pagine e patrocinato da La Biblioteca delle Nuvole.

Suddiviso in otto sezioni, Chi è Sudario Brando è un'approfondita analisi della produzione dell'artista che riesce nell'intento di coglierne le sue tante sfaccettature e a condurre il lettore lungo un "dietro le quinte" illuminante. Le prime sei sezioni sono dedicate all'opera di Brando, con una partenza folgorante che ci introduce nel clima semiserio della sua produzione: da svariate illustrazioni che vanno a reinterpretare alcuni classici della narrativa e del cinema – come Alice nel paese delle MeraviglieMoby Dick Pinocchio – all’analisi delle “Monotavole”, storie brevi contenute in una solo pagina a fumetti. La disamina continua poi con lavori più articolati e meno immediati, fino a giungere alla parte conclusiva in cui ci viene offerta una breve - ma significativa - biografia dell’autore.

Al centro, come dicevamo prima, la poetica di Sudario Brando, con Filighera e Pugliese che ci guidano allo scoperta del mondo fantastico che popola l’immaginario dell’artista, un mondo in cui Miller e Pazienza si muovono coesi per la creazione di un linguaggio originale, in cui l'estetica è figlia di quel periodo lisergico e iconoclasta che furono gli Ottanta e rivive in alcune tavole che offrono una visuale inedita e irriverente di alcuni personaggi iconici.

Il tono del volume è dunque semiserio, una boutade letteraria che, attraverso lo strumento della parodia, concorre alla realizzazione di segni grafici dotati di più livelli di lettura. A una prima, superficiale lettura il nonsense e le situazioni paradossali strappano una risata sincera, ma, scendendo più nel profondo, l'operazione risulta stimolante e porta a cogliere le tante sfumature che Sudario propone attraverso il suo lavoro.

Ogni genere viene decostruito e ricomposto in un linguaggio diverso e personale, filtrato dal substrato culturale del suo creatore. Lo stile visivo cambia in base all’esigenza della storia, passando dal realistico al grottesco e al cartoonesco con estrema facilità e versatilità, indice di una grande sicurezza dei propri mezzi.

Chi è Sudario Brando? offre la possibilità di entrare in un universo narrativo criptico dotato di grande fascino, come affascinante è la figura di Sudario Brando. In un'epoca in cui apparire è una legge di mercato, un fumettista ha deciso di nascondersi e scardinare questo meccanismo. Solo il tempo ci dirà chi sia veramente Sudario, ma nel frattempo ci perdiamo volentieri nella sua arte.

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