Street Fighter V, la recensione

Capcom tenta, in un colpo solo, di accontentare fan e giocatori occasionali: la recensione di Street Fighter V

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Il cambio di rotta rispetto a Street Fighter IV è evidentissimo e questo nuovo episodio della fortunata saga di Capcom fotografa perfettamente il nuovo corso che i picchiaduro sono chiamati ad intraprendere, se non vogliono estinguersi del tutto. Il capitolo del 2009 del resto, era un vero e proprio punto di non ritorno. Fatto salvo per pochissimi altri nomi altisonanti, come Mortal Kombat, il genere era ormai destinato a sopravvivere unicamente grazie all’affetto e all’interesse di pochissimi, uno zoccolo duro che, ben più che online, ci teneva ad affinare le proprie abilità in vista di scontri alla vecchia maniera: uno di fianco all’altro, stringendo tra le mani il migliore degli arcade stick in circolazione.

Giurassico, nei tempi della fibra ottica e di Twitch, anche se le cose andarono e stanno andando ben diversamente. Sony, con il suo PlayStation League, sta tentando di darne una prova empirica al grande pubblico, ma i veri appassionati sono già al corrente di che giro d’affari milionario generi ogni anno l’e-sport. Lo sa benissimo anche il publisher nipponico che, per l’appunto, ha dato vita ad una campagna marketing mirata sia con il predecessore che con l’esordiente Street Fighter V. Ecco spiegati i cambiamenti dunque, le innovazioni, le aggiunte, le omissioni. Questo capitolo ha un unico scopo: ingrossare le fila dei potenziali partecipanti ai tornei internazionali dedicati al gioco, contribuendo alla rinascita dei picchiaduro e, ovviamente, al fatturato della casa madre. Yoshinori Ono e il suo team, in questo senso, sono riusciti in un piccolo miracolo: semplificare, senza appiattire; rendere tutto più facilmente assimilabile, inspessendo ulteriormente l’anima strategico-tattica insita in ogni scontro.

[caption id="attachment_150816" align="aligncenter" width="508"]Street Fighter V screenshot 1 Rispetto a Street Fighter IV, l’art design calca con ancora più forza sui giochi d’ombra e su un tratto netto e sicuro.[/caption]

Il sistema di combattimento ruota attorno al nuovo V-System, tripartito in V-Trigger, V-Reversal e V-Skill. Il primo si lega ad una specifica barra che, una volta riempita, permette di attivare bonus e abilità particolari. C’è chi si vedrà aumentare la velocità di spostamento, chi potrà avvelenare l’avversario con i propri pugni, chi godere di un teletrasporto utile per districarsi da una combo virtualmente letale. Le V-Reversal, che sostituiscono le Cancel di Street Fighter IV, si spiegano da sole e sono assolutamente fondamentali per interrompere e controbattere alle offensive nemiche. Le V-Skill, infine, ben più che i V-Trigger determineranno la scelta sul lottatore da controllare, eventualmente considerando anche attacchi e punti di debolezza dell’avversario da mandare al tappeto. Queste infatti, ovviamente esclusive per ogni personaggio, possono essere utilizzate in qualsiasi momento dell’incontro, senza limitazioni legate a indicatori da riempire o quant’altro. Si tratta, in questo caso, di particolari mosse, a volte difensive ma il più delle volte offensive, che se ben utilizzate possono influenzare pesantemente sull’esito della battaglia.

Naturalmente non sono le uniche modifiche apportate al gameplay. Si segnala anche un consumo della salute evidentemente maggiore ad ogni colpo inferto, incidendo sul ritmo della gara, ma anche veicolando un’urgenza ancor più pressante di ragionare attentamente ogni azione; l’eliminazione degli hard knockdown, che certamente sarebbero risultati frustranti e indigesti ad un pubblico neofita; un sistema completamente rinnovato a gestire le prese. Il risultato è un picchiaduro immediato, adrenalinico e facile da padroneggiare come non mai. Chiunque, già dalla prima partita, sarà in grado di sfoderare combo e mosse di una certa efficacia, ma solo chi si impegnerà a lungo ne scoprirà ogni effetto, ogni vantaggio e svantaggio che esse comportano. Tutto lo spessore strategico si paleserà soprattutto nella scelta del personaggio, quando ne si considererà il V-System in relazione alle proprie capacità e a quelle dello sfidante di turno.

[caption id="attachment_150818" align="aligncenter" width="508"]Street Fighter V screenshot 2 Interessante la strategia con cui Capcom commercializzerà i futuri DLC del gioco: se non volete esborsare altro denaro, vi basterà giocare tanto a lungo da accumulare sufficiente valuta virtuale per procedere al download senza ulteriori costi.[/caption]

Quanto a modalità presenti in Street Fighter V, il discorso diventa controverso. Il gioco, allo stato attuale, è difatti incompleto. Oltre al training, la stuzzicante modalità sopravvivenza e l’1VS1 in locale e online, c’è solo una striminzito Story Mode, che attualmente funge da vero e proprio preambolo in vista dei costanti e futuri aggiornamenti ed espansioni promesse da Capcom. Anche le apprezzatissime Sfide, come una lunga lista di combattenti e costumi alternativi, arriveranno solo a partire da marzo: mese in cui il publisher inizierà il lungo supporto alla sua creatura. Ad oggi, insomma, chi è a caccia di una buona esperienza anche in singolo, giocatori occasionali in testa, gli stessi a cui sarebbe principalmente rivolto Street Fighter V, resterà momentaneamente deluso.

"Il gioco, allo stato attuale, è incompleto"

Sul fronte tecnico, invece, c’è ben poco da eccepire. Non un’animazione fuori posto, mai un segno di cedimento del motore grafico, ancorato ai 60fps, personaggi ben modellati e soprattutto una lunga serie di effetti speciali semplicemente stupefacenti. Qualche ambientazione avrebbe potuto essere più dettagliata, ma l’impatto generale resta comunque spettacolare.

[caption id="attachment_150817" align="aligncenter" width="508"]Street Fighter V screenshot 3 Durante le nostre prove online i server hanno retto abbastanza bene, con sporadici casi di lag.[/caption]

Street Fighter V è, al momento, un piccolo miracolo ancora da compiersi del tutto. Le basi, solidissime, ci sono e poggiano su un combat system quanto mai accessibile e allo stesso tempo profondo. Se ciò che promette Capcom si materializzerà, in termini di nuovi contenuti, allora avremo a che fare con un picchiaduro praticamente perfetto che, ne siamo certi, incrementerà ulteriormente il successo del genere e dell’e-sport in tutto il mondo.

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