Strange Brigade, imperfetto, ma con stile – Recensione

Rebellion ci regala uno sparatutto imperfetto, ma divertentissimo: la recensione di Strange Brigade

Lorenzo Kobe Fazio gioca dai tempi del Master System. Scrive per importanti testate del settore da oltre una decina d'anni ed è co-autore del saggio "Teatro e Videogiochi. Dall'avatara agli avatar".


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Strange Brigade fa parte di una specie di videogiochi costantemente a rischio d’estinzione, una tipologia ben specifica che in mancanza di grossi budget alle spalle, senza eccessive ambizioni ad alimentarne il concept, si accontentano di divertire, rinunciando all’effetto speciale, senza voler essere forzatamente originali o unici nel loro genere.

Si tratta, in soldoni, di uno sparatutto in terza persona semplice, immediato, soprattutto onesto. Non vi promette nulla che non ci sia, non vi fa sognare nulla che effettivamente non si incontri nel corso dell’avventura che si dipana attraverso nove missioni, ciascuna della durata indicativa di un’oretta.

[caption id="attachment_189006" align="aligncenter" width="1000"]Strange Brigade screenshot Non mancano semplici enigmi da risolvere. Il tutto, per lo più, si riduce alla classica chiave da recuperare e riportare nel luogo deputato[/caption]

Chi è cresciuto a pane, Indiana Jones e La Mummia, l’originale beninteso, andrà in brodo di giuggiole sapendo che il quartetto di eroi che compongono la brigata di tombaroli è diretto in posti esotici, tra cui ovviamente non manca l’Egitto, nel tentativo di impedire il ritorno nel mondo dei vivi della terribile Seteki, regina nonché strega che intende utilizzare la sua legione di non morti per assoggettare l’intero pianeta Terra. L’ambientazione vintage inspirata agli Anni ‘30, le cut-scene in bianco e nero, una voce narrante che non perde occasione di esibirsi in battute degne di un film d’azione degli Anni ’90, faranno il resto, creando sin dal primo fotogramma l’illusione di avere a che fare con un prodotto del passato, riadattato e ripubblicato ad hoc su hardware contemporanei."Strange Brigade è un titolo dal gameplay piuttosto classico, che punta più sulla quantità, che sulla qualità"

Questa sensazione permane e si potenzia non appena si entra in contatto con il gameplay che, facendo a meno di qualsiasi copertura e bullet-time, recupera ritmi e meccaniche proprie dei vecchi sparatutto in terza persona con telecamera posta alle spalle del personaggio, in pieno stile Resident Evil 4.

All’inizio del livello si sceglie personaggio ed equipaggiamento. Se gli avatar non si distinguono per caratteristiche e statistiche specifiche, pistole e fucili si differenziano tra loro per potenza, precisione, cadenza di fuoco. Sebbene qualsiasi bocca di fuoco abbia i suoi pregi e i suoi difetti, va da sé che accumulando denaro, e spendendolo nell’apposito negozio, sbloccherete progressivamente strumenti di morte più efficienti. Non mancano nemmeno potenziamenti per il personaggio, né poteri speciali, spesso dagli effetti offensivi devastanti, sfruttabili dopo aver riempito la specifica barra.

Strange Brigade è insomma un titolo dal gameplay piuttosto classico, che punta più sulla quantità, che sulla qualità. Ciò lo si percepisce chiaramente non appena si iniziano a massacrare le ondate di non-morti che tenteranno di eliminarvi. Il gunplay fa il suo, ma non emoziona particolarmente, né il sistema di input si dimostra estremamente preciso. Anche la grafica, impreziosita da un art design ispirato al punto giusto, non fa gridare al miracolo, con animazioni legnose che, soprattutto nelle mosse corpo a corpo, influenzano, negativamente, il gameplay.

Eppure, mentre si attivano trappole, si fanno esplodere barili, si maciullano decine di mostri e creature terrificanti, si passa davvero poco tempo a biasimare i limiti del gioco e molto a godersi il vortice di morte e distruzione che va in scena sullo schermo. Complice un ritmo di gioco frenetico, l’avventura alterna momenti impegnativi, ad altri in cui l’intento è chiaramente quello di far sentire il videogiocatore un autentico sterminatore di mostruosità assortite.

[caption id="attachment_189007" align="aligncenter" width="1000"]Strange Brigade screenshot Il quartetto di eroi è già stato ampliato con una new entry distribuita digitalmente a titolo gratuito, disponibile al download da un paio di giorni[/caption]

Naturalmente, in multiplayer le cose, se possibile, si fanno ancor più divertenti ed esplosive. In co-op la campagna baratta un pizzico di difficoltà di fondo, con un maggior coinvolgimento nell’azione. La modalità Orda, dal canto suo, per molti diventerà l’attrazione principale di Strange Brigade, vista la profondità dell’esperienza offerta, tra armi sbloccabili, trappole erigibili e difficoltà sempre maggiori da fronteggiare. Con gli amici giusti, ma anche con perfetti sconosciuti pescati dalla rete, la creatura di Rebellion diventa pura droga, un guilty pleasure da concedersi, magari mezzi nudi e con una birra fresca a portata di mano, quando la propria ragazza esce con le sue amiche.

Tra anni non vi ricorderete affatto di Strange Brigade. Eppure non vi pentirete mai del tempo che gli dedicherete, a patto di essere inclini ad un’esperienza tutt’altro che raffinata e profonda, ma enormemente coinvolgente.

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