Storm Boy, la recensione

Storm Boy articola con dolcezza e semplicità una fiaba dal realismo magico dove l'ecologia ha una dimensione filosofica necessaria

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Storm Boy, la recensione

È tra il rispetto per la natura e quello per la cosmologia indigena che Storm Boy, film diretto dal regista seriale Shawn Seet, articola con dolcezza e semplicità una fiaba dal realismo magico, in cui la dimensione del ricordo e quella del racconto fungono da strumento per cambiare il futuro per il meglio. Un futuro dove tutti gli esseri convivono idealmente.

L’insegamento ecologico di Storm Boy, nella storia di un bambino che salva tre pellicani dai pericoli dell’uomo, è sottile ma raffinato: si tratta non di dominare la natura ma di mettersi alla pari con essa, di trarre da questa relazione uno scambio alla pari. Tratto dal libro di Colin Thiele, il film scritto da Justin Monjo racconta a partire da un lungo flashback dell’anziano protagonista Michael (Geoffrey Rush), businessman in pensione, la storia della sua infanzia in una spiaggia selvaggia nella costa meridionale australiana. Il racconto fatto alla nipote è essenziale e salvifico: Michael infatti deve prendere una decisione sulla privatizzazione della riserva naturale a cui, come suo figlio, vuole votare a favore e che invece sua nipote osteggia fermamente. Cominciando a ricordare la sua convivenza con i pellicani, la relazione speciale con suo padre (Jai Courtney) e l’amicizia con l’indigeno Fingerbone Bill (Trevor Jamieson), Michael ritroverà però non solo il sé stesso passato ma la capacità di cambiare il presente (e il futuro).

Con una regia letteralmente a volo d’uccello, tra riprese aeree e quadri d’osservazione meravigliata del paesaggio, insieme libera di esplorare l’orizzonte e ben focalizzata sull’espressività emozionante del giovanissimo attore Finn Little (Michael da piccolo), la forza di Storm Boy risiede soprattutto nella semplicità spiazzante con cui riesce a comunicare la sua filosofia, senza particolari fronzoli di trama ma facendosi cullare dai suoi piccoli-grandi eventi quotidiani. Questa filosofia di “scambio alla pari” è incorporata dalla relazione particolare che Michael ha con i pellicani: da una parte gli insegna come ritornare, dopo la cattività, a essere pellicani (gli insegna a volare, a pescare tuffandosi in acqua), dall’altra condivide con loro i giochi di un bambino umano (nascondino, giocare a palla). Con questi piccoli gesti è come se Storm Boy volesse dirci che gli umani possono ancora dare qualcosa alla natura: un’idea semplice ma estremamente forte, che non corrisponde mai alla forzata umanizzazione del naturale (esplicitata invece dalla controparte dei cacciatori che minacciano Michael e la riserva dei pellicani) o alla volontà di dominio, ma al suo esatto opposto.

L’unica nota stonata di Storm Boy è la linea del presente, in cui è piuttosto offuscato il motivo per cui Michael sia arrivato al punto di dimenticarsi quei momenti così formativi della sua infanzia tanto da negarli. Se il racconto fatto a sua nipote, ovvero il suo passato, conteneva già tutte le risposte, perché non ci aveva mai pensato prima? La sua lontananza dalla natura l’aveva cambiato? In che modo? A parte questa incognita irrisolta, il film dà comunque poco tempo per preoccuparsene, non venendone mai davvero debilitato. Al massimo, si rimane con il desiderio di saperne di più.

Un'ultima nota positiva va fatta al modo in cui viene rappresentata la cosmologia indigena: non si tratta qui di un insieme di credenze viste con occhio occidentale, con sufficienza o senza stupore. Storm Boy crede veramente in ciò che Fingerbone dice, facendolo non solo accadere (quando un pellicano muore, dice questo, arriva sempre una tempesta: e così è) ma rendendolo davvero accettabile nell’ordine delle cose. Un passaggio anch’esso intellettualmente sofisticato, che si aggiunge alle tante altre raffinatezze che, se si osserva con attenzione, Storm Boy racchiude nella sua storia di formazione. Una storia che certamente ha da insegnare non soltanto ai più piccoli.

Cosa ne dite della nostra recensione di Storm Boy? Scrivetelo nei commenti dopo aver visto il film!

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