Le Storie 56: Ix B'Alam, la recensione

Abbiamo recensito per voi Le Storie 56: Ix B'Alam, opera di Andrea Voglino e Stefano Landini

Classe 1971, ha iniziato a guardare i fumetti prima di leggerli. Ora è un lettore onnivoro anche se predilige fumetto italiano e manga. Scrive in terza persona non per arroganza ma sembrare serio.


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Le Storie 56, testi di Andrea Voglino, disegni di Stefano LandiniLa forza di una collana antologica come Le Storie è quella di riuscire a proporre ogni mese un viaggio nel tempo, nello spazio - o addirittura in un'altra dimensione - saltando da un genere narrativo all'altro, ma anche comprendendone diversi. Lo standard qualitativo della serie è sempre molto alto grazie all'indiscusso livello degli autori coinvolti, capaci di regalare divertimento e trasporto ai lettori (non crucciatevi dunque per i 20 centesimi in più rispetto al passato).

L'albo di maggio, Ix B'Alam, è scritto da un mysteriano doc, Andrea Voglino, che ci propone un soggetto degno di Martin Mystère nella sua veste tradizionale o in quella di Le Nuove Avventure a Colori, decidete voi.

Una spedizione archeologica ha riportato alla luce, nel Messico degli anni '50, i resti di una perduta città Maya, ma la sorpresa più sensazionale va oltre la scoperta in sé, per il ritrovamento al suo interno di un pirata mummificato, posteriore di diversi secoli rispetto all'insediamento originale. Un reporter di una rivista di settore, specializzata in casi ed eventi incredibili, raccoglie il lungo resoconto di un enigmatico signor Smith, che descrive le gesta di uno degli ultimi grandi pirati del '700, l'irlandese John Tibbs, detto El Tiburon (Lo Squalo) e del suo acerrimo nemico, il governatore dello Yucatan, Don Manuel Pedro Vargas.

Le Storie 56, testi di Andrea Voglino, disegni di Stefano LandiniIx B'Alam si snoda e si sviluppa sinuosa tra battaglie navali, congiure e tradimenti, dal profondo dell'oceano al cuore della giungla, dove due tra le più note civiltà precolombiane - i Maya e gli Aztechi - supereranno le barriere cronologiche che le separano per affrontarsi all'ultimo sangue in una partita di pok-ta-pok, l'antesignano del gioco del calcio nell'antica Mesoamerica.

Il segreto di tutto l'intrigo sta nell'Acqua delle Stelle, e per venirne a capo dovrete attraversare le vibranti tavole di un talento come Stefano Landini, all'esordio in casa Sergio Bonelli Editore, ma forte di precedenti esperienze italiane e soprattutto internazionali, con Marvel e DC Comics.

In questa rocambolesca ed eclettica avventura, intessuta come un abile sarto da Voglino, l'artista emiliano dimostra di saper disegnare praticamente qualunque cosa, mostrando qualità dinamiche e recitative eloquenti. Com'è chiaro dalla prefazione di Gianmaria Contro, lo rivedremo presto dalle parti di via Buonarroti 38.

Due parole vanno spese a parte per un maestro come Aldo Di Gennaro che riesce in ogni occasione a catturare in un'unica immagine, quella delle sue copertine, lo spirito, l'essenza del racconto racchiuso nel brossurato.

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