Still - La storia di Michael J. Fox, la recensione
Still è quindi un documentario ibrido che non soddisfa mai pienamente né la voglia di realismo e verità né, d’altra parte, si vota totalmente a quella finzione ricostruita che, a conti fatti, era forse l’idea migliore del film.
La recensione di Still - La storia di Michael J. Fox, disponibile su Apple TV+ dal 12 maggio
Di idee veramente buone Still ne ha anche e riguardano soprattutto l’idea di come portare avanti la narrazione. La cosa migliore è infatti il modo in cui mescola, nel racconto della vita di Fox (questo è l’unico ed esclusivo soggetto del film, la sua vita) le classiche interviste frontali a spezzoni di film e sit-com a cui questo ha lavorato (Ritorno al futuro, la sitcom Casa Keaton soprattutto), unendole a ricostruzioni ex-novo. Il tutto in effetti comincia con il sapore della finzione - una prima sequenza veramente bella in cui si racconta il Fox-personaggio più che il Fox-persona. E questo è, oltre al pregio, anche il limite del film.
Still è quindi un documentario ibrido che non soddisfa mai pienamente né la voglia di realismo e verità - non mette mai in contraddizione il personaggio, che possiede totalmente la narrazione, mentre il documentarista sembra inerme di fronte a lui - né, d’altra parte, si vota totalmente a quella finzione ricostruita che, a conti fatti, era forse l’idea migliore del film.
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